Scopo
Nonostante l’onta dello “sweep” subito per mano della corazzata Golden State, nel corso dei playoff NBA 2018 Lebron James ha espresso palesi segni di dominio confermandosi come la più inarrestabile forza del basket moderno. Trovare un modo di limitare il devastante impatto di King James è l’intricato rebus che ogni coach NBA deve cercare di risolvere per lo meno 2 volte all’anno.
La domanda posta dalla redazione Basket Maniacs ai nostri analisti è stata: “chi è stato il miglior Lebronbuster della stagione recentemente conclusa?”
Il nostro data analyst ha sviluppato uno speciale approccio per costruire una (relativamente) semplice valutazione basata su statistiche facilmente reperibili in rete, giungendo a delle conclusioni estremamente interessanti...
Approccio
Utilizzando il campo “matchup” in NBA.com/Stats è ora possibile analizzare i singoli matchup difensivi di ciascun giocatore e conseguentemente derivare gli indicatori di performance di ogni difensore.
Partendo dalle statistiche disponibili sul sito NBA gli analisti Basket Maniacs hanno estrapolato 2 indicatori per misurare la prestazione difensiva:
- Percentuale di possessi finalizzanti (%FinPos)
- Punti realizzati per possesso finalizzante (PtsFinPos)
Viene definito possesso finalizzante un possesso concluso con un tiro dal campo, un tiro libero, un assist, una palla persa o un fallo offensivo.
Mentre l’utilizzo dei “punti generati per possesso finalizzante”rendono indiscutibilmente un’idea di quanto un difensore sia in grado di rendere difficile la vita del proprio avversario, la “percentuale di possessi finalizzanti”è un indicatore indiretto che permette di misurare i punti prevenuti tenendo la palla lontana dalle mani di King James in favore dei meno efficienti compagni di squadra.
Conoscendo %FinPos e PtsFinPos è stato derivato il key performance indicator (KPI) cruciale per il ranking dei migliori difensori, prendendo anche in considerazione i valori medi di Lebron in regular season:
- Media percentuale di possessi finalizzanti à47%
- Punti mediamente generate per ogni possesso finalizzante =1,29 (contro 1,01 del suo supporting cast)
Il KPI viene definito “punti prevenuti per possesso” ed è calcolato come segue:
PrevPtsPoss = ((1,29-PtsFinPos)*%FinPos+(1,29-1,01)*(%NonFinPos-0,53))*100
Criteri di selezione
Per ogni team abbiamo identificato il “Lebronbuster” designato, guardando il numero di matchup in copertura su James. La percentuale di possessi di Lebron difesi dallo stesso difensore trasferiscono un’idea del livello di confidenza di ogni team nei riguardi del proprio aspirante Lebronbuster. Nel caso di percentuali inferiori al 50% abbiamo selezionati i 2 valori più alti per squadra. Ogni giocatore assegnato per almeno il 30% dei possessi a LBJ è stato in ogni caso selezionato.
Candidati
Qui di seguito la lista complete dei candidati al “Basket Maniacs Lebronbuster Award 2017-18” con relativa percentuale di assegnamento.
In totale 42 giocatori hanno raggiunto la fase finale del “Basket Maniacs LebronBuster Award”, fra cui 10 relegati al ruolo di “menzione d’onore” avendo disputato solo una gara utile (troppo poco per poter derivare affermazioni solide sulla prestazione difensiva dell’atleta in esame).
Specialisti
Un’analisi approfondita del numero di matchup difensivi consente di tirar fuori una classifica dei maggiori specialisti “anti-Lebron”, scelti fra coloro che sono stati assegnati a “King James” per una percentuale di possessi superiore al 50%.
Il grafico sopra mostra la prima singolarità legata a Wesley Matthews, le cui statistiche appaiono spesso completamente staccate da quelle dei suoi competitor, seppur basate solo su una gara. Essendo stato accoppiato per oltre il 90% del suo tempo al carro armato umano con la maglia n.23, la guardia di Dallas meriterebbe un’indennità per lavoro usurante.
Michael Kidd-Gilchrist e Jimmy Butler sono gli unici altri 2 giocatori ad aver speso più del 60% del suo tempo in marcatura su LBJ. E’ inoltre interessante notare che circa metà dei team NBA hanno un chiaro LBJ (aspirante) stopper designato, mentre tutte le altre squadre devono delegare l’ingrato compito a 2 o più giocatori. Sacramento, Washington e Chicago spiccano fra le squadre peggio equipaggiate per l’evenienza.
Punti concessi per possesso finalizzante
Reputazione, fama e percezione “di pancia” spesso non vanno d’accordo con dati e numeri. Il grafico qui di seguito diagramma i “punti per possesso finalizzante” concessi a Lebron da ciascun difensore designato. La classifica parziale stupirà anche i più attenti appassionati di basket.
Percentuale di possessi finalizzanti
Allontanare la palla dalle mani di Lebron è sempre una strategia proficua, visto che “King James” produce 1,29 punti per possesso finalizzante mentre i suoi compagni si fermano in media a 1,01.
Nel grafico successivo possiamo vedere la classifica parziale su questo parametro.
Anunoby(TOR), Butler(MIN) e ancora una volta Matthews(DAL) eccellono qui consentendo solo il 30% dei possessi finalizzanti.
Nella parte bassa della classifica balza agli occhi come I matchup con John Wall si traducono in possessi finalizzanti in 2 casi su 3, dato tutto sommato comprensibile visto che il PG dei Wizards non è in realtà un “difensore designato” ma finisce per gestire un cospicuo numero di possessi a causa degli switch difensivi.
Molto staccati da John Wall seguono Simmons(PHI) e Zipser(CHI) con il 57%.
Rating complessivo
Dopo l’immersione nei diversi contributi singoli, è ora di tirare le somme e svelare la classifica finale basata sui “punti prevenuti per 100 possessi” (PrevPtsPoss) iniziando dal basso:
Fanalino di coda
Paul Zipser dei Chicago Bulls è un assoluto colabrodo quando accoppiato con Lebron James. I suoi indicatori sono fuori scala, ma purtroppo dalla direzione sbagliata. L’ala tedesca consente 1,64 punti per possesso finalizzante e la sua difesa genera -22,9 punti per 100 possessi. Ogni volta che Zipser difende sul Re le persone con adeguato senso civico dovrebbero allertare Amnesty International per il crudele spettacolo. I Bulls sono così malmessi nel contenere i più forti esterni da assegnare Zipser su Lebron nel 57% dei possessi complessivi. Scottie Pippen, dove sei finito???
Insospettabili colabrodi
Le prestazioni defensive di Paul Zipser’s sono così disastrose da fargli gareggiare una gara solitaria per la conquista dell’ultima posizione in classifica, ma altri insospettabili “colabrodi” trovano il loro posto nell’area -2σ della distribuzione statistica:
- Wilson Chandler (DEN) -13.2 PrevPtsPoss
- Brandon Ingram (LAL) -10.6
- Taurean Prince (ATL) -8.3
- Otto Porter (WAS) -7.9
Inferiori alla media
Parlando di sorprese negative, altri nomi catturano la nostra attenzione:
Marcus Morris è stato pubblicizzato nei playoff come uno dei migliori Lebronstopper della Lega, ma le sue prestazioni in regular season (-7.0 PrevPts100Poss) si collocano in un segmento molto basso a ridosso dell’area -2σ. Nei playoff Morris ha difeso su più possessi (225) di qualsiasi altro atleta diverso da Bogdan Bogdanovic, realizzando un pregevole 3,9 PrevPts100Poss, ma 3 compagni di squadra in maglia biancoverde sono stati migliori di lui, seppur su un numero decisamente inferiore di possessi.
Inaspettatamente sotto media (seppur di poco) troviamo Antetokoumpo, Millsap e Carroll, mentre più atteso il piazzamento non eccelso di Ben Simmons.
Frontrunners
Il ranking finale della regular season è dominato dall’esterno dei Mavs Wesley Matthews che nell’unica gara giocata contro Cleveland ha prodotto delle statistiche difensive strabilianti:
- 13.2 punti prevenuti per possesso
- 90% matchup contro Lebron
- 30.7 possessi finalizzanti concessi (media NBA 47%)
Potrebbe suonare come non rappresentativo a causa della modesta base statistica, ma i numeri in questione sono così buoni che Matthews merita una nomination.
Secondo posto per il lottatore MMA James Johnson con 11.9 PrevPts100Poss. L’ala degli Heat ha forza, atletismo e attributi per frenare, per quanto umanamente possibile, il n.23 jersey in maglia Cavs.
Per completare la lista dei frontrunners per il “Lebronbuster award” alcuni nomi poco pubblicizzati come il Clippers Thornwell, il Pelicans Cunningham e il croato Hezonja.
Julius Randle non ha un’enorme reputazione difensiva, ma il suo connubio di forza e mobilità lo rende un buon antidoto contro lo strapotere lebroniano.
Per quanto magrolino possa sembrare Kyle Anderson ha egregiamente raccolto il testimone dell’infortunato Kawhi, collocandosi agilmente nei top 10.
Un caso particolare andrebbe sollevato su Kevin Durant, le cui statistiche sono oltremodo fuorvianti:
- Regular season +8,4 PrevPts100Poss
- Playoff -8.6
Ovviamente KD ha tutti gli strumenti per essere un buon difensore contro il suo grande rivale, ma nei playoff il suo effort difensivo si è rivelato molto limitato preferendo investire sull’altra metà del campo. Guardando le statistiche complessive dei Warriors ai PO sembrerebbe che i campioni NBA abbiano deciso di vincere le finals segnando un canestro in più degli avversari piuttosto che cercare di limitarli in difesa.
Playoff
Nei PO Lebron James ha cercato di compensare il contributo inadeguato dei suoi compagni di squadra, elevando (laddove possibile) il livello del suoi gioco. I suoi PtsFinPoss sono aumentati da 1.29 to 1.31 rendendo la vita dei difensori ancor più difficile che in RS.
Il diagramma in basso plotta la prestazione di tutti i giocatori che abbiano difeso su almeno il 5% dei possessi di Lebron durante i PO. Saltano agli occhi i giganteschi risultati della difesa Boston.
Ben 5 atleti Celtics hanno prodotto un valore netto di punti prevenuti per possesso in positivo. Il succitato Marcus Morris è stato chiaramente il difensore designato, prendendosi carico di più del 40% dei possessi di James, il suo dignitosissimo risultato di +3.9 PrevPtsPoss si colloca solo al 4thposto fra i biancoverdi visto che molto meglio di lui hanno fatto:
- Marcus Smart +12.8
- Jaylen Brown +12.4
- Terry Rozier +12.1
Brad Stevens può ordinare switch defensivi in occasione di ogni pick & roll poichè persino il più gande giocatore del mondo non può agevolmente sfruttare macroscopiche lacune nella sempre ostica difesa Celtics. L’unico vero anello debole del baluardo difensivo di Boston è stato il rookie Tatum con un raccapricciante -27,5 PrevPts100Poss, la cui incidenza è stata limitata al 5% dei possessi di Lebron. Sotto media anche i valori di Horford, anch’essi valutati su un esiguo numero di possessi.
Possiamo dunque concludere che i Boston Celtics hanno cercato di vincere la finale per mezzo della difesa grintosa, ma hanno fallito a pochi passi dal traguardo a causa di amnesie offensive decisive in G7.
Ben diversa invece la situazione dei Golden State Warriors, con Durant a gestire la più grossa fetta dell’impegnativa difesa sul Re, ma con risultati decisamente sotto media ed in controtendenza rispetto agli ottimi indicatori della RS, come già segnalato. Analogamente i valori di PrevPtsPoss conseguiti da Draymond Green (-10) non sono all’altezza della sua fama e spingono a constatare che i campioni in carica questa volta hanno fondato il proprio successo sull’estrema confidenza offensiva e sulla convinzione di poter in qualunque circostanza segnare più degli avversari.
Un capitolo a parte lo meriterebbe un’apparente “anomalia statistica” riscontrata negli indicatori di Steph Curry. Pur non essendo in termini assoluti un difensore mediocre, il figlio di Dell e Sonya rappresenta chiaramente l’obiettivo sensibile che ogni attacco avversario cerca di sfruttare, in particolare se ha a disposizione 15 cm e 25 kg di missmatch.
Quello che potrebbe sembrare un plot già scritto finisce però per avere un esito meno scontato di quanto si potrebbe pensare, perché nel gioco di mosse e contromosse della pluriennale partita a scacchi fra Cavs e Warriors questa situazione è quasi scontata e la difesa non viene mai colta alla sprovvista adeguandosi prontamente. Da attentissimo interprete delle dinamiche di gioco Lebron aspetta di leggere la nuova configurazione e cerca gli sbocchi migliori dirottando l’azione in altre direzioni.
Il risultato finale è un paradossale +23.8 PrevPts100Poss realizzato da Curry nei 32 possessi in cui si è trovato contrapposto a James. Vista la ridotta percentuale di eventi il dato risulta poco rappresentativo, ma ci apre gli occhi alla necessità di leggere sempre oltre le statistiche.
Conclusioni
Torniamo alla domanda originaria della redazione: “chi è stato il miglior Lebronbuster della stagione recentemente conclusa?”
Possiamo affermare che abbiamo definito un approccio analitico per misurare la prestazione difensiva di ogni giocatore, sulla base delle statistiche disponibili sui matchup di ogni gara.
Il parametro finale per effettuare un ranking dei migliori Lebronbuster è stato nominato “punti prevenuti per possesso”.
La guardia/ala dei Mavs Wesley Matthews merita una “honorable mention” per aver conseguito i migliori risultati, seppur basati solo su una partita giocata.
Il “Basket Maniacs Lebronbuster Award 2017-18” viene dunque assegnato a James Johnson, ala dei Miami Heat.
Nei prossimi articoli estenderemo questo approccio analitico agli altri migliori scorer della NBA.
Fateci pervenire le vostre preferenze sulla nostra pagina facebook: il giocatore più votato sarà analizzato nel prossimo lavoro dei data analyst Basket Maniacs!
-Schizoid Zen-
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