C'è chi fa la formazione a sensazione, 5 minuti ed è già pronta. C'è chi fa una bozza la mattina, ci ragiona tutto il giorno, la stravolge 10 volte e poi la salva all'ultimo istante. C'è chi ascolta i consigli e fa il mercato seguendo un po' qualche dritta presa qua e la. Ma cosa andrebbe realmente valutato al momento della scelta dei giocatori da mandare in campo?
Tantissimi sono i fattori che incidono in una prestazione di un giocatore, l'analisi dei numeri e delle statistiche negli USA hanno un'importanza vitale, non solo nei fantasy sport, ma gli stessi team in NBA, come in NFL, MLB e NHL, hanno nel proprio coaching staff numerosi collaboratori che analizzano qualsiasi dato disponibile al fine di andare a migliorare aspetti del team che l'occhio umano non può individuare.
Prima di entrare nello specifico e parlare di Dunkest, una premessa è d'obbligo: l'atleta è un uomo che vive di emozioni, stress, momenti di tensione e tutta una serie di variabili emotive che fanno si che anche il più esperto analista americano di NBA possa sbagliare una previsione. L'NBA non sarebbe questo spettacolo se non ci fossero tutti questi fattori, ma è altrettanto insindacabile che l'analisi accurata di tonnellate di statistiche che provengono dal campo da gioco può fare la differenza, tanto nella preparazione di una partita di basket quanto in una giornata di Dunkest. In questa rubrica andrò ad elencare, volta per volta, quale sono gli aspetti che dovrebbero influire maggiormente la scelta della propria “line up”. In questo primo appuntamento si comincia con la strategia che ritengo più importante:
PLUSVALENZE: INFORTUNATI&SOSTITUTI Il sistema a crediti crescenti di Dunkest dà ancora più importanza a questo aspetto, soprattutto nella fase iniziale della stagione. Quando si è alla ricerca di plusvalenze per rafforzare la squadra con qualche big, i back-up dei titolari sono la maggiore fonte di plusvalenze, il loro basso costo, rapportato al numero di minuti che giocheranno, è un' occasione da sfrutrare per poter far lievitare la loro valutazione alla fine della giornata. Come vedremo nelle prossime puntate, maggiore è il numero di minuti maggiori sono le opportunità, maggiori sono le opportunità maggiore sarà la produzione di punti Dunkest. Una delle migliori strategie è quella di sfruttare le occasioni che danno i numerosi infortuni che avvengono durante una stagione, per fare ciò bisogna però fare lo sforzo di rimanere costantemente aggiornati sullo stato di salute di ogni squadra ed andare ad individuare il back-up che avrà più minuti e più chances di fare bene. I sostituti oltre che portare qualche buon punto ad un costo risicato, consentono di risparmiare crediti da poter poi investire in qualche big. Esempio lampante di questa stagione in corso è Spencer Dinwiddie di Brooklyn, la guardia è partita ad inizio anno con una valutazione di 4.5 crediti in quanto back-up di Russel e Lin. Gli infortuni delle due guardie titolari hanno consentito a Dinwiddie di accumulare minuti su minuti, statistiche su statistiche ed ogni giornata di aumentare così la sua valutazione. Chi ha avuto l'intuizione di puntare sul “panchinaro” di Brooklyn con una certa costanza, ha visto quasi triplicare il suo valore che ha raggiunto 12.1 crediti, per una plusvalenza di ben 7.6 Biyombo è un altro caso lampante di come sfruttare un infortunio a proprio vantaggio, approfittando dell'assenza di Vucevic, il lungo di Orlando che ben poco aveva fatto fino a quel momento, ha messo a segno 47.25 punti per un +1.2 crediti di plusvalenza in 1 sola giornata. Intuizione e costanza nel tenersi informati garantiscono questo genere di risultati che a lungo andare fanno sicuramente la differenza. Nella immagine allegata una rappresentazione grafica dell'incremento di prestazione di alcuni giocatori in corrispondenza di infortuni di altri titolari. E voi che intuizioni avete avuto?
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