Questa settimana si giocherà il secondo dei sette doppi turni previsti per questa stagione di Eurolega.
Infatti nei prossimi cinque giorni verranno giocate la nona e la decima giornata del torneo e il ché vuol dire che la massima competizione europea andrà a scavallare il primo quarto della regular season.
In considerazione di questo come Basket Maniacs, ci siamo detti “perché non diamo vita ad un riepilogo del torneo sotto forma di best of (ma anche un worst of) da ripetere anche in seguito durante la stagione?”.
Niente di professorale ma la nostra modesta opinione riguardo ad un torneo che si sta dimostrando all’altezza delle aspettative che si erano create con l’arrivo in offseason di tanti nomi altisonanti.
Troppo enfatico? Non direi e basta un dato a dimostrarlo: dopo otto giornate di campionato al comando della classifica ci sono ben sei squadre.
Non basta questo dato? Allora proviamo con informazioni aggiuntive: tra le sei squadre al comando ci sono solamente due dei quattro team che hanno dato vita alle scorse Final Four: Efes Istanbul e Cska Mosca; una sola squadra che ha partecipato agli scorsi playoff oltre ovviamente alle finaliste, il Barcellona; e ben tre squadre che l’anno scorso i playoff li hanno visti dal divano di casa: Olimpia Milano, Maccabi Tel Aviv e Khimki.
Tra le sei squadre in testa ci sono quella con il miglior attacco della lega, il Khimki; la miglior difesa, il Cska; la squadra con il più alto differenziale tra punti fatti e punti subiti (+99), il Maccabi Tel Aviv.
Ma veniamo ai nostri Best Of: come anticipato noi di Basket Maniacs abbiamo deciso di indicare alcune note positive dell’Eurolega che fotografano lo stato dell’arte del torneo alla giornata terminata la scorsa settimana.
Niente panico sono solamente sei indicazioni e le abbiamo classificate in questo modo: Best Guard (point e small), Best Forward (small e power), Best Center, To Look at (giocatore da tenere d’occhio), Best Team. C’è anche un Worst of ed è dedicato alla peggiore squadra.
Ultime annotazioni prima di partire con gli award: nel fare le nostre valutazioni abbiamo provato a mettere insieme dati oggettivi con sensazioni più soggettive cercando di tenere conto, per quanto riguarda i giocatori, sia della stagione del singolo che della squadra in cui milita. Per i ruoli oltre al nostro Best Of abbiamo indicato pure un ipotetico podio.
BEST OF GUARD
Alexy Shved
Il trentunenne, a dicembre, cestista russo non è solo il miglior realizzatore di Eurolega con oltre 21 punti ad allacciata di scarpe ma anche il leader indiscusso di una squadra che, grazie al suo recupero dal grave infortunio della scorsa stagione, vuole dimostrare di meritare i piani alti del torneo dopo la travagliata stagione 2018-2019. Il Khimki è imbattuto in casa e delle due sconfitte subite in trasferta una è stata in casa del Cska e l’altra a Belgrado, unica nota stonata del torneo ad oggi.
Sul podio Micic e Calathes: il play serbo è uno dei trascinatori dell’Efes nonché leader del torneo alla voce Steals mentre il giocatore del Panathinaikos è il leader negli assist.
BEST OF FORWARD
Nikola Mirotic
L’ex Bulls e Bucks è uno dei protagonisti indiscussi dell’ottimo avvio di stagione del Barcellona dando un contributo di 19,1 punti e 5,8 rimbalzi a partita. I blaugrana sono una squadra costruita con un budget importante per raggiungere obiettivi ambiziosi e l’ala montenegrina con passaporto spagnolo si è dimostrato pronto da subito a dare il suo contributo al team di coach Pesic.
Sul podio Casspi e Clyburn: il giocatore del Maccabi è uno dei migliori in una squadra che sta probabilmente mostrando il più bel basket del torneo mentre la sfortunata ala americana stava dimostrando, prima del grave infortunio, quanto fosse importante per gli equilibri del Cska e quanto fosse meritato il premio di Mvp delle ultime Final Four di Eurolega.
BEST OF CENTER
Tonye Jekiri
Il venticinquenne centro nigeriano è decisamente il giocatore sorpresa di questa prima parte di Eurolega di cui è il leader statistico nei rimbalzi. Ed è anche grazie ai suoi servigi se il Villerbaunne, una delle debuttanti al gran ballo delle più forti d’Europa, occupa oggi l’ottavo posto in classifica con un lusinghiero bilancio di 5 vinte e 3 perse.
Sul podio Milutinov e Shengelia: il centrone serbo dell’Olympiakos è di gran lunga il più forte della sua squadra nonché il leader in Eurolega alla voce rimbalzi offensivi mentre il georgiano, dopo lo scorso torneo in chiaroscuro, è tornato ad essere il capobranco del Baskonia guidando le statistiche di squadra in punti, rimbalzi e valutazione.
BEST TEAM
Olimpia Milano
Lo so, siamo sciovinisti ma fin qui il percorso di Milano in Eurolega è stato obiettivamente notevole: la squadra di coach Messina, dopo aver perso nell’opening night, ha infilato una striscia di sei vittorie di cui due in trasferta che si è interrotta solo all’ultima giornata in casa dell’altra capolista Khimki. Il calendario è stato sicuramente favorevole ma Milano è stata brava ad approfittarne senza dimenticare la ciliegina sulla torta di aver tolto l’imbattibilità in Eurolega al Barcellona. Per l’Olimpia adesso arriva il bello visto che già questa settimana sono previsti gli scontri al vertice, entrambi al Forum, contro Maccabi ed Efes.
WORST TEAM
Fenerbahce Istanbul
Mai avremmo pensato di mettere una squadra di Obradovic nella categoria di peggior squadra dell’Eurolega ma questo dicono i risultati ad oggi: ultima posizione in classifica in coabitazione con altre quattro squadre; due sole vittorie a fronte di sei sconfitte, di cui tre subite da squadre con record negativi; sconfitte in tutti gli scontri con squadre di vertice. Il team del nostro Datome sembra aver perso l’anima ma soprattutto la capacità di reagire ai momenti negativi, quella capacità che ha sempre contraddistinto le squadre dello scorbutico coach serbo. L’innesto di De Colo, uno dei più forti giocatori europei, da la sensazione di aver provocato una crisi rigetto e il passaggio in Nba di due giocatori importantissimi come Guduric e Melli aver avviato il declino della squadra.
TO LOOK AT
Usman Garuba
Potremmo sembrare un filo precipitosi ma il pischello del Real Madrid ci piace molto. E in una squadra che ha un sontuoso reparto lunghi il non ancora diciottenne spagnolo è riuscito a conquistarsi spazio nelle rotazioni giocando quasi 18 minuti di media nelle ultime quattro partite, tra cui la vittoria nel Clasico. Anche le cifre sono di tutto rispetto con 8,5 punti a partita e oltre l’82% dal campo.
-Diennea Settanta-
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