Legenda
Atlanta Hawks
Cash Cow
· John Collins
Alla sua terza stagione nella lega continuerà a migliorare i suoi promettenti numeri (forecast +18%) e con buona probabilità riuscirà ad entrare nel club 20+10. Nelle leghe a 16 in modalità draft ritenetevi fortunati se riuscite a pescarlo al secondo giro.
· Trae Young
Dopo il suo formidabile esordio da rookie, nel quale solo la presenza del fenomeno Doncic lo ha privato del titolo di ROY, la giovane point guard migliorerà le sue percentuali dal campo aumentando l’efficienza di realizzazione.
Sleepers
· Alex Len
Le sue statistiche sono sempre cresciute nei primi anni e quest’anno non dovrà dividere i minuti con Dedmon. Se saprà tenersi lontano dai suoi problemi con i falli potrà superare i 25min a partita e 20 fantasy points a partita saranno alla sua portata.
Good but not enough
· Kevin Huerter
L’anno scorso ha mostrato qualità interessanti, ma purtroppo l’innesto in squadra di molti esterni quali Reddish, Turner, Hunter e Crabbe ne frenerà lo sviluppo vanificando probabilmente il tipico salto dei sophomore. L’incremento di produttività atteso non compensa il suo prezzo di partenza in crediti
Bust
· Jabari Parker
Ennesimo cambio di casacca per la seconda scelta assoluta del draft 2014, ma per l’ennesima volta sarà destinato a partire dalla panca perché il ruolo di power forward è presidiato da John Collins. Porterà come sempre punti dalla second unit, ma nulla fa pensare ad un incremento di efficienza. Minusvalenze dietro l’angolo.
Boston Celtics
Cash Cow
· Enes Kanter
Con la partenza di Horford i Celtics hanno diverse opzioni per la posizione di centro titolare, ma nessuna perfetta agli occhi di Brad Stevens. Il lungo turco è la soluzione più logica per coprire la maggior parte dei minuti disponibili, ma le sue deficienze difensive potrebbero presto o tardi indurre il coach a scelte più creative, o addirittura a cercare altre soluzioni sul mercato. Sfruttare le plusvalenze ad inizio stagione e poi guardarsi intorno quando il suo valore sarà salito intorno ai 13CR o la trade deadline sarà vicina.
Question Mark
· Jayson Tatum
Stagione 2018-19 al di sotto delle aspettative per Tatum, che nella sua stagione da rookie aveva generato smodato entusiasmo nella gran parte degli addetti ai lavori.
La chimica con Irving non ha mai funzionato alla perfezione, e la speranza che questa possa essere la stagione della consacrazione definitiva è tutt’altro che remota
Bounce back
· Gordon Hayward
Il tremendo infortunio alla gamba patito durante il season opener 2017-18
è oramai un lontano ricordo, e coach Stevens tornerà a dare fiducia al suo swingman che potrebbe riavvicinarsi al rendimento delle stagioni in maglia Jazz (miglioramento atteso 28%). Chi crede alle belle storie sportive può puntare 9,1 CR su Hayward con discrete possibilità di avere un bel ritorno in fantasy points.
Good but not enough
· Jaylen Brown
La presenza di Irving sembrava inibire la crescita delle giovani promesse biancoverdi. Con Uncle Drew trasferito le statistiche beneficeranno (+19%) ma non abbastanza da allettare la spesa di 9,7CR.
Low hanging fruit
· Robert Williams
Il giovane centro ha mostrato spiccata propensione difensiva e grande capacità di accumulare rimbalzi e stoppate a gogo in pochi minuti. Buone credenziali per guadagnare consensi nel sistema di gioco di Brad Stevens, soprattutto se Kanter non riuscirà a smentire i detrattori del suo impegno nella propria metà campo. Come terzo centro del vostro fantasy team praticamente un nobrainer.
Brooklyn Nets
Low risk, low reward
· Kyrie Irving
Al di fuori del sistema “ecumenico” di Brad Stevens e con Kevin Durant in infermeria per tutto l’anno Kyrie vedrà aumentare sensibilmente il suo usage rate, ma l’incremento di punti sarà a discapito delle percentuali di tiro. Nel complesso andamento pressochè stabile rispetto alla scorsa stagione, e l’investimento iniziale di 14,7 CR corrisponde ad un profilo obbligazionario.
· DeAndre Jordan
Centro titolare di una squadra che giocherà spesso con 4 piccoli, quindi poca concorrenza a rimbalzo, ma DeAndre è oramai “on the wrong side of his 30’s” e il suo atletismo non è più straripante come una volta, e in panca c’è il terzo anno J.Allen con cui dividere i minuti. Il calo statistico atteso (-8%) non pregiudica la reddività del modesto investimento iniziale di 10,4CR.
Breakouts
· Caris Levert
Con Durant fuori dai giochi per l’intera stagione Levert sarà la seconda opzione offensiva della squadra. Gli ultimi playoff hanno mostrato segnali molto incoraggianti dopo lo spaventoso infortunio che lo aveva tenuto a lungo lontano dai campi. Stagione da 20-5-5 assolutamente alla portata.
Good but not enough
· Jarrett Allen
Al suo terzo anno fra i professionisti sarebbe un candidato ideale per una breakout season, ma l’innesto dell’inossidabile DeAndre Jordan costringerà il giovane centro dalla capigliatura afro a partire “off the bench”. In ogni caso con un minutaggio previsto a nord dei 20 min a partita Allen vale certamente i 9,5 CR necessari ad ingaggiarlo.
Low hanging fruits
· Rodions Kurucs
Incremento del 46% previsto per l’ala lettone al secondo anno in NBA. Una proiezione media di 14-15 FP al costo iniziale di 6 CR può meritare l’attenzione dei fantasy manager nelle leghe classiche, o una pick all’ultimo giro delle leghe a draft.
Charlotte Hornets
Low risk high reward
· Terry Rozier
Con i 2 top scorer della scorsa stagione salpati per altri lidi, e un roster privo di qualsiasi affidabile prima opzione offensiva, Scary Terry potrà disporre di un elevatissimo usage rate, con la possibilità di riempire lo statssheet in diversi modi. Per sua sfortuna, e dei suoi fantasy-owner, anche le voci “field goal missed” e “turnover” vedranno numeri importanti. Considerando i 10CR di partenza il rischio è decisamente modesto rispetto al potenziale ritorno.
U-Boot
· Cody Zeller
E’ uno di quei nomi di cui ci si dimentica molto spesso, ma un centro titolare a 7,4CR è sempre un ottimo affare. Se nelle leghe a 16 in modalità draft lo trovate ancora libero al 7° giro forse è il caso di non strafare e di accaparrarvelo come valido centro di riserva. Il suo unico problema è che il suo tasso di assenteismo non è mai stato inferiore al 20%, ma se al season opener non risulta negli injury report avete una strada spianata per facili plusvalenze.
Sleepers
· Michael Bridges
Come Rozier anche Bridges beneficierà della partenza di Kemba oltre che del tipico miglioramento dei sophomore. Probabilmente non avrà una “breakout season” ma vale in ogni caso più degli 8.4CR necessari per il primo ingaggio.
Chicago Bulls
Breakout
· Wendell Carter Jr
Nella stagione da rookie ha reso oltre le aspettative sfoderando un gioco completo e l’attitudine a riempire ogni voce dello statssheet. Eliminata la già debole concorrenza per lo spot di centro titolare, il sophomore dei Bulls guadagnerà minuti e confidenza per un incremento statistico previsto del 41%.
Bust
· Chris Dunn
Ha fatto intravvedere sprazzi interessanti negli anni passati, ma la sua estrema predisposizione agli infortuni non gli ha permesso di esprimersi all’altezza delle promesse iniziali. Ai Bulls la concorrenza in PG è decisamente aumentato con l’innesto di Satoranski e Coby White. Vistoso calo statistico e minusvalenze all’orizzonte, almeno che una trade non intervenga a rimescolare le carte.
Cleveland Cavaliers
Sleepers
· Larry Nance Jr
La breakout season non è ancora arrivata per lui e potrebbe non arrivare mai, ma con minutaggio intorno ai 28 minuti a partita e lieve miglioramento in efficienza potrà facilmente raggiungere una produttività molto più alta di quella mediamente ottenibile con 9,1CR. Plusvalenze senza sforzi per chi punterà sul figlio d’arte dell’ex stella dei Suns.
Good but not enough
· Kevin Love
Ammettendo che sia in grado di restare sano per buona parte della stagione, l’ex Minnesota Timberwolves è un pesce fuor d’acqua nel progetto di rebuilding dei Cavs. Statistiche interessanti su scala oggettiva, ma non abbastanza per chi ha la possibilità di spendere 15CR per una forward o di chi vuole scegliere al secondo giro di una lega a 16 in modalità draft.
Detroit Pistons
Cash Cow
· Andre Drummond
17,5CR sono ben spesi per un animale da rimbalzo ancora 25enne che colleziona fantapunti preziosi anche con steals e blocks. Dovesse riuscire ad avvicinarsi al 70% ai tiri liberi, il suo potenziale potrebbe levitare ulteriormente.
Good but not enough
· Derrick Rose
L’MVP del 2011 al suo ennesimo cambio di casacca avrà minuti a sufficienza, ma la sua lunga storia di infortuni e il fisiologico “father time” non lasciano intravedere prodigiosi “rimbalzi” nella sua prestazione. Calo del 12% atteso.
Indiana Pacers
Cash cow
· Domantas Sabonis
Con la partenza di Thaddeus Young il figlio del re del Baltico viene promosso in quintetto ed è chiamato a confermare l’ottima produttività mostrata l’anno scorso da sesto uomo. Coach McMillian dovrà risolvere il nodo tecnico della convivenza in campo con Myles Turner, ma l’esperimento dovrebbe riuscire e Domantas potrà affermarsi come una delle più implacabili macchina da doppia doppia della lega.
Incremento di fantasy points del 23% e plusvalenze facili fino a quando il suo prezzo sarà inferiore ai 15CR.
· Myles Turner
Atteso da anni ad un breakout definitivo che non è mail arrivato nella forma desiderata, Myles Turner dovrà condividere il campo con Sabonis, cosa che urterà la sua già poco innata propensione a catturare rimbalzi, ma sfrutterà le maggiori opportunità offensive dovute all’assenza di Oladipo e resterà il terrore del pitturato per tutti gli avversari che vorranno addentrarsi nell’area Pacers.
Per 10,2CR un ottimo affare da sfruttare nelle prime giornate.
Sleepers
· Malcolm Brogdon
Giocatore di rara intelligenza cestistica ed efficienza, Brogdon ad Indianapolis potrà godere di maggiore usage rate e di alti minutaggi, con beneficio per assist e punti. Incremento atteso del 17%.
· Jeremy Lamb
Il passaggio in un sistema di gioco più efficiente aiuta le percentuali al tiro, e durante la lunga assenza di Oladipo potrà dar fuoco alle polveri partendo da titolare.
Miami Heat
Breakout
· Bam Adebayo
Senza più dover dividere il minutaggio con lo scontento Whiteside, Bam Adebayo è atteso ad una breakout season (incremento di Fantasy Points atteso del 59%). Non un grande realizzatore, ma solido in tutte le fasi del gioco, Bam riempie tutte le voci dello statssheet tirando per giunta con ottime percentuali. In assoluto uno dei migliori affari del Dunkest al modico prezzo di 10CR.
Low risk low reward
· Jimmy Butler
Fedele al suo status di “alpha dog” Jimmy ha rinunciato a legittime ambizioni di titolo a Phila per poter guidare la “sua” squadra. In qualità di prima opzione offensiva Butler vedrà aumentare la sua produzione statistica (incremento atteso del 21%) ma il costo iniziale di 14,3CR non consente enormi margini nelle plusvalenze.
Milwaukee Bucks
Pillar
· Giannis Antetokounmpo
MVP 2018-19 Giannis non ha ancora raggiunto il suo picco di rendimento, e lievi miglioramenti nel tiro da fuori e nei tiri liberi potrebbero elevare ulteriormente il suo devastante potenziale. In virtù del suo costo (23CR) non è indicato per le primissime giornate, ma è colui su cui investire le plusvalenze a stagione in corso.
Discount price
· Eric Bledsoe
Father time in arrivo per la point guard dei Bucks, ma non si prevedono tracolli tali da giustificare la quotazione iniziale decisamente conveniente (10,1 CR). Plusvalenze in arrivo nelle prime giornate.
New York Knicks
Cash cow
· Mitchell Robinson
Con DeAndre Jordan trasferitosi sull’altra sponda della Grande Mela, Mitchell Robinson sarà promosso a starter e potrà continuare a percorrere la traiettoria avviata nella scorsa stagione (miglioramento atteso 53%). Stoppatore come se ne sono visti pochi, elevatissime percentuali al tiro, deve imparare a gestire meglio i suoi problemi di falli che tendono a limitarne il minutaggio. Intrigante scommessa per cacciatori di plusvalenze.
Bust
· Bobby Portis / Marcus Morris / TJ Gibson
L’incomprensibile mercato estivo dei Knicks ha generato un sovraffollamento nel ruolo di power forward. Se Julius Randle è candidato indiscusso al ruolo di starter, non è chiaro come Portis, Morris e Gibson si spartiranno i minuti residui. Rischio minusvalenze dietro l’angolo.
· Dennis Smith Jr
Nella sua seconda stagione non è riuscito a realizzare il salto di qualità che in molti speravano, nemmeno lontano dall’ombra dell’astro nascente Luka Doncic.
Dovrà dividere i minuti di PG con Elfrid Payton, e nessuno dei 2 appare come un’allettante opzione per il fantasy.
Good but not enough
· RJ Barrett
E’ destinato a diventare il volto dei Knicks e mostrerà ampi sprazzi del suo talento, ma le sue cifre fantasy saranno negativamente affette da andamento altalenante e percentuali rivedibili.
Orlando Magic
Sleeper
· Jonathan Isaac
Combo forward di 2.11 di grande atletismo, non ha ancora conseguito l’atteso breakout. Non un grande realizzatore, ma utilissimo in virtù di un grande assortimento di rimbalzi, recuperi e stoppate. Miglioramento statistico atteso del 24% e scommessa a basso rischio per 7,9 CR.
· Mo Bamba
7 piedi con 240cm di apertura di braccia, Mo Bamba risponde alle istanze del gioco moderno essendo un intimidatore d’area in grado di colpire dall’arco con un decoroso 30%. La riconferma di Vucevic ne limita minutaggio e potenziale, ma a dispetto della sua inossidabilità nella stagione scorsa (80 partite) il lungo montenegrino ha una lunga storia di infortuni (64 partite di media nei suoi primi 8 anni fra i pro) che potrebbe aprire le porte a grandi opportunità.
Question mark
· Markelle Fultz
Una delle più deludenti 1st pick della storia Fultz potrebbe confermare definitivamente il suo status di “bust” o smentire i suoi numerosi detrattori con una breakout season. 6 CR il prezzo di una tipica scommessa “low risk high reward”.
Philadelphia 76ers
Pillars
· Joel Embiid
Uno dei modi più produttivi di investire 20CR, se non fosse per gli imprevedibili GTD che spesso causano mal di pancia presso molti fantasy-manager. Nelle leghe a draft merita comunque una chiamata nelle prime 7-8 posizioni anche se 15-20 partite saltate vanno messe nel conto.
· Ben Simmons
La partenza di Butler restituirà qualche punto percentuale di usage rate alla point guard australiana che potrà convertire palloni aggiuntivi in assist e punti.
Incremento statistico del 11% senza dover confidare in un miglioramento ai tiri liberi che potrebbe consentire il salto di qualità definitivo.
Low hanging fruits
· Kyle O’Quinn
Lungo di grande efficienza relegato da anni a modesti minutaggi, O’Quinn è un’eccellente opzione a 4,5CR e va monitorato per singoli exploit nel caso di assenze di Embiid.
Toronto Raptors
Pillar
· Paskal Siakam
La breakout season della scorsa stagione gli è valsa il premio di MIP, ma con la partenza sarà chiamato ad un ulteriore salto di qualità. I Raptors sono ora la sua squadra, e il camerunense dovrà giustificare le sue aspirazioni a un massimo contrattuale. Con le maggiori responsabilità offensive le percentuali al tiro ne risentiranno, ma l’handicap sarà più che compensato dall’incremento di usage rate con conseguenti opportunità realizzative.
Bust
· Kyle Lowry
A 33 anni i grandi numeri lasciano prevedere un calo statistico (riduzione attesa 14%) nonostante qualche opportunità offensiva in più generata dalla perdita di Kawhi e Green. Con un prezzo di 13,8 CR meglio indirizzarsi su una delle tante alternative disponibili.
Washington Wizards
Pillar
· Bradley Beal
Fino al rientro (molto remoto) di John Wall gli sarà chiesto di caricarsi di tutto il peso dell’attacco, con usage rate e minutaggi elevatissimi. Un’eventuale trade per una contender ne limiterebbe il potenziale fantasy, ma è un rischio che vale la pena correre.
Cash cow
· Thomas Bryant
Ha stupito la maggior parte degli addetti ai lavori l’anno scorso e l’assoluta assenza di concorrenza nel reparto centri gli consentirà facilmente di raggiungere i 30min a partita. Potente in area e oramai sicuro dall’arco, può accumulare numeri molto interessanti nei Wizards Beal-dipendenti.
Low hanging fruits
· Rui Hachimura
Talento ancora molto grezzo, ma ha mostrato interessanti numeri in Summer League e in pre-season. PF titolare in una squadra che ha tremendamente bisogno di opzioni offensive, vale più dei 6,5 CR del primo ingaggio.
· Davis Bertans
Le sue eccellenti doti balistiche gli faranno guadagnare minutaggi ben superiori ai 20 a partita in un team che non abbonda di soluzioni in power forward. Ottima opzione al modico costo di 5,5 CR.
· Troy Brown Jr
I progressi mostrati nella seconda parte della scorsa stagione dovrebbero essere sufficienti a fargli meritare molti minuti e forse persino il ruolo di SF titolare. Facili plusvalenze partendo da 5,1CR.
-HAL69000-
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