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HAL NBA FANTASY GUIDE 2020/21 - ATLANTIC DIVISION

Aggiornamento: 15 dic 2020



Brooklyn Nets


Dopo aver scombussolato il mercato della free agency per la stagione 2019-20, i Nets hanno sostanzialmente intrapreso un anno sabbatico aspettando il rientro di Durant, fresco di intervento al tendine d’Achille, successivamente raggiunto in infermeria da Kyrie Irving e da diversi altri componenti del team trovati positivi al covid19. Chimica di squadra dunque tutta da verificare, ed un enorme punto interrogativo su che versione di KD35 aspettarsi dopo quasi un anno e mezzo di inattività. Scommessa intrigante per tutti gli NBA fantasy manager che dovranno cogliere l’attimo giusto per scegliere il 2 volte MVP delle Finals nelle leghe a draft.

Gli audaci che vorranno piazzare il colpaccio faranno bene a mettere in conto un prudentissimo load management in una stagione molto corta, oltre ad un calo di mobilità che ne limiterà l’onnipotenza cestistica. Fosse anche un Nowitzki 2.0 sarebbe un bell’andare, ma la produzione complessiva probabilmente non varrà il prezzo d’ingaggio di 19CR.

Il secondo grosso interrogativo riguarda il fit con Irving. Per Kyrie facile ipotizzare numeri più vicini alle sue stagioni ai Cavs che di quella ai Celtics,

senza trascurare il rischio di infortuni sempre dietro l’angolo, come dimostrato in tutte le precedenti stagioni.

I più penalizzati dal nuovo assetto saranno gli emergenti Dinwiddie e Levert, il cui usage rate e minutaggio saranno inevitabilmente ridimensionati.

Sul fronte delle plusvalenze qualche moderata aspettativa può essere riposta sui centri. Jarrett Allen potrebbe diventare un prospetto decisamente interessante, ma è molto probabile che coach Nash continui la tradizione di una spartizione salomonica dei minuti con il veterano Jordan.




Boston Celtics


Boston fondamentalmente conferma la struttura portante della stagione precedente con poche novità di rilievo. La cessione di Hayward oltre ad alleggerire i libri contabili lascia presagire un ulteriore aumento di usage rate per Tatum, atteso all’anno della definitiva consacrazione. La quotazione iniziale (16,4CR) della giovane stella dei Celtics sembra tuttavia ben rapporta alla produzione attesa e non si presta a grandi plusvalenze.

L’acquisizione di Tristan Thompson fornisce stabilità al ruolo di centro ma è poco rilevante dal punto di vista del fantasy, se non per la delusione di quanti speravano di speculare su una possibile esplosione del “Timelord” Robert Williams.

La quotazione di 5,8CR assegnata a Teague si presta a qualche facile plusvalenza.

Kemba Walker non sarà in campo ad inizio stagione, ma il suo rientro va tenuto d’occhio vista la quotazione (11CR) abbastanza favorevole e destinata ad abbassarsi ulteriormente durante le giornate di assenza.




New York Knicks


Lo scossone post-season non ha avuto luogo ed i Knicks si ripresentano ai nastri di partenza con un volto ben noto. Il principale volto nuovo è quello del rookie Obi Toppin, forse il più “NBA ready” di tutti i prospetti usciti dal draft, il cui potenziale offensivo sarà frenato dal “fit” non ottimale con Randle.

Il prospetto più accattivante in ottica fantasy resta Mitchell Robinson il cui minutaggio dovrebbe continuare a salire se saprà tenersi lontano dai consueti problemi di falli. Anche a minutaggio ridotto l’atletismo debordante del centro al terzo anno è garanzia di plusvalenze partendo dalla quotazione di 10,3CR.

In tema di plusvalenze va sfruttata la quotazione di 6CR attribuita a Burks.

Attenzione anche a Elfrid Payton (9,3CR),avvezzo a partenze lente e finali di stagione col botto.




Philadelphia Sixers


A Philadelphia si cambia gestione per attuare la svolta non riuscita negli ultimi 2 anni: entrano in gioco coach Rivers e Daryl Morey nella stanza dei bottoni. Già decisivo il ruolo del creativo GM in grado di mettere a segno le operazioni di mercato che hanno ridefinito il roster riparando alcuni tratti disfunzionali della stagione scorsa. Scaricato il folle contrattone di Horford, la cui presenza in campo accanto ad un centro dominante come Embiid era totalmente deleteria, e ingaggiati 2 specialisti del tiro da 3 come Seth Curry e Danny Green.

I Sixers guadagnano molto in termini di spaziatura, con grande beneficio per le 2 stelle della squadra che amano far danni nel pitturato.

Embiid si confermerà uno dei più produttivi giocatori del campionato giustificando i 18,6CR necessari per accaparrarselo. Simmons dal suo sarà un ottimo investimento per realizzare plusvalenze se solo continuerà a migliorare le sue percentuali ai tiri liberi.

Tra gli altri fruitori del nuovo assetto Tobias Harris potrà giocare nel suo più congeniale ruolo di 4 e ritoccare al rialzo le sue statistiche passate.




Toronto Raptors


I Raptors iniziano la nuova stagione con un roster invariato nel reparto esterni ma con importanti novità nel settore lunghi. Con Gasol e Ibaka entrambi trasferitisi nella città degli angeli, seppur su sponde cestistiche opposte, molti cercatori di “diamond in the rough” si leccavano i baffi all’idea di poter vedere l’iperattività del sorprendente Boucher con un minutaggio a nord dei 20 a partita, ma l’innesto di Baynes e Len crea una concorrenza nel ruolo, seppur tutt’altro che insormontabile.

Squadra bilanciata e abbastanza “fantasy friendly” visto il generale buon rapporto tra produzione e crediti, Toronto sarà guidata dal triumvirato composto dal sempreverde Lowry, dall’ex MIP Siakam e dalla rivelazione VanVleet.

La curva di crescita del camerunense sembra essersi appiattita, mentre la giovane guardia costituisce ancora un buon investimento per sperare in moderate plusvalenze.



-Hal69000-

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