Denver Nuggets
Eccellente squadra da regular season, Denver è stata spesso etichettata negli ultimi anni come una squadra a cui mancano 2 soldi per fare la lira, ma alcuni sprazzi visti nella Bolla fanno pensare che la franchigia del Colorado potrebbe essere molto vicina al grande obiettivo.
Parlando dei Nuggets non si può non iniziare la conversazione decantando le immense qualità di Nikola Jokic, la cui visionarietà cestistica e le cui mani educate richiamano continui accostamenti a miti del basket del calibro di Arvydas Sabonis senza trascendere nella blasfemia. Una produzione media attesa di 38 FP a fronte di 19.3CR è quello che si chiama un investimento blindato, senza trascurare la grande affidabilità fisica del pivot serbo che raramente salta una partita.
All’interno di un nucleo giovane e futuribile Jamal Murray si è imposto come il legittimo aspirante a numero 2 delle Pepite, e la giovane point guard ha certamente fatto faville nella bolla di Orlando. La quotazione di 13.9CR sembra ben calibrata rispetto alla produzione statistica attesa.
I 2 soldi mancanti per fare la lira potrebbero essere stati trovati nel talentuosissimo ma altrettanto fragile Michael Porter Jr, una delle più grosse rivelazioni dell’ultimo campionato e principale candidato al premio di Most Improved Player. Nelle leghe a draft andrà sempre ponderato il costante rischio di infortuni vista la cartella clinica del giocatore, ma il potenziale è semplicemente troppo elevato per non correre il rischio a soli 10.7CR.
Minnesota Timberwolves
Il progetto di Minnesota stenta a decollare nonostante il nucleo giovane, e l’outlook sulla prossima stagione non è ancora particolarmente convincente.
Nonostante qualche dubbio caratteriale Karl-Anthony Towns è un top 3 center della Lega e la sua produzione fantasy rispecchia lo status sul campo. La sua proiezione media di quasi 36 FP merita abbondantemente i 17.8CR necessari per trovargli un posto a roster.
Anche quest’anno KAT ritrova in squadra il suo amico D’Angelo Russell, combo guard di grande predisposizione offensiva la cui quotazione (13.3CR) tuttavia non è delle più convenienti considerando l’atteso calo di usage rate a causa del ritorno del figliol prodigo Ricky Rubio.
Il fantasioso playmaker spagnolo torna ai Timberwolves dopo un interessante permanenza a Phoenix, e costituisce un valido modo di spendere 11.3CR.
Sconsigliato al momento Anthony Edwards (11CR), che al primo anno dovrà adattarsi al gioco tra i pro e migliorare le sue percentuali al tiro.
Tra i low cost molto interessanti la point guard McLaughlin (4.9CR) nonostante la sua posizione a roster non sia ancora assicurata e la power forward Layman (4.7CR) che potrebbe vincere il ballottaggio con Hernangomez per lo spot di 4 titolare.
Oklahoma City Thunder
Dopo la sorprendente stagione scorsa culminata in un’inaspettata corsa playoff, i Thunder continuano il loro piano di accumulo di asset futuri privandosi di 3 membri dello starting five del calibro di Chris Paul, Danilo Gallinari e Steven Adams.
Si riparte dal talento emergente di Shai Gilgeous-Alexander (13CR) atteso alla definitiva consacrazione. Shai è uno dei nomi più gettonati sui taccuini dei fantamanager, e avrà a disposizione uno usage rate elevatissimo foriero di plusvalenze.
Ulteriore nome da considerare è quello del veterano Al Horford (9.3CR) che dopo il fallimentare esperimento di Philadelphia è atteso ad un “rimbalzo” delle sue quotazioni fantasy.
In attesa di far stabilizzare la depth chart e gli equilibri di gioco di un organico fortemente rivisto, le proiezioni del supporting cast sono molto cautelative, ma HAL ha buona ragione di credere a qualche sorpresa positiva da monitorare nelle prime settimane.
Portland Trail Blazers
Da molti anni relegati al ruolo di “underdog”, i Trail Blazers hanno dimostrato di poter essere un cliente ostico anche per le squadre più corazzate.
L’uomo franchigia resta Dame Lillard, in grado di resistere alle sirene provenienti dalle più accreditate contenders (L.A. in testa) per cercare di vincere con la “sua” squadra. La leadership sul campo è rispecchiata anche dai numeri fanta, e la quotazione di 18CR si prospetta ben allineata alla produzione attesa.
Quest’anno Portland potrà riavere già dai blocchi di partenza il centro titolare Jusuf Nurkic, oramai consolidatosi come uno dei più produttivi centri della NBA tanto da convincere la franchigia dell’Oregon a lasciar andar via in free agency Hassan Whiteside. “The Bosnian Beast” rappresenta un ottimo affare alla luce dei suoi 14.3CR, come ha lasciato intravedere nei giorni della Bolla.
Buon innesto, sia in chiave fantasy che sul parquet, quello di Robert Covington (9.9CR), uno dei migliori difensori della lega e affidabile tiratore da 3.
Fra i low cost molto interessante la quotazione di Enes Kanter (6.9CR) che coprirà le spalle a Nurk portando punti istantanei e rimbalzi offensivi dalla panchina.
Utah Jazz
Nonostante le tensioni risalenti al picco delle vicende Covid, causate da improvvide esternazioni di Rudy Gobert (17.3CR), la post-season dei Jazz si è svolta all’insegna della stabilità, con pochi cambi di rilievo fra cui spicca il ritorno di Derrick Favors (8.9CR), chiamato a fare da back-up di lusso della piovra francese.
Gobert sarà senza ombra di dubbio il più produttivo membro del roster di Utah in chiave fantasy, mentre Favors potrà godere di una quotazione che lo rende interessante anche mettendo in conto un minutaggio di poco al di sopra dei 20 minuti.
Meno conveniente invece la giovane stella Donovan Mitchell, la cui quotazione di 14.5CR potrebbe risultare mediamente sovrastimata rispetto ad altri pariruolo.
-Hal69000-
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