Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei giocatori, delle squadre o semplicemente di quelle figure che ci hanno particolarmente colpiti fino ad oggi in NBA, Eurolega o Serie A.
Oggi è tempo della lettera U che per noi vuol dire UMANA Reyer Venezia.
I campioni d'Italia si sono presentati ai nastri di partenza della nuova stagione con un roster ancora una volta di altissimo livello e per molti addetti ai lavori quasi più completo di quello dell'anno precedente.
L'avvio di stagione è stato però un disastro.
Da un lato le ottime prestazioni in Eurocup ma dall'altro tanta fatica e tante sconfitte in campionato con la qualificazione per le final eight di coppa Italia raggiunta solo per il rotto della cuffia grazie agli scontri diretti ad appannaggio dei veneti.
Le sconfitte di inizio stagione hanno fatto emergere problemi mai affrontati prima dall'Umana Reyer come un pessimo approccio alle partite o la mancanza di un vero play titolare dopo l'addio di Haynes.
La coppa Italia è stata però la svolta della stagione.
Venezia contro ogni pronostico è riuscita a vincere grazie all'immensa classe delle sue stelle, Austin Daye su tutti, e grazie a quel salto di livello richiesto ai giocatori che più avevano deluso ad inizio stagione come De Nicolao o Tonut.
Prestazioni di cuore, grinta e classe da parte di tutti ed una vittoria, alla fine, meritata contro squadre più quotate come Bologna, Milano e l'arrembante Brindisi.
Oltre alla vittoria in coppa, Venezia si è risollevata in campionato e soprattutto ha raggiunto i quarti di finale in Eurocup.
La stagione adesso è ferma e pare ormai certo di uno stop definitivo ed è davvero un peccato perché questa Venezia, siamo certi, che avrebbe dato del filo da torcere a tutti sia in coppa che in campionato perché la storia recente del basket italiano ci insegna che l'Umana Reyer Venezia non muore mai.
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