Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei giocatori, delle squadre o semplicemente di quelle figure che ci hanno particolarmente colpiti fino ad oggi in NBA, Eurolega o Serie A.
Oggi è tempo della lettera W che per noi significa Zion WILLIAMSON.
Il rookie NBA più atteso e chiacchierato della stagione è già diventato in poco tempo uno dei simboli della lega.
La sua stagione è iniziata solo a gennaio a causa di un infortunio ma dalla sua prima apparizione in campo il rookie dei Pelicans ha impressionato.
Se si vuole parlare di Williamson bisogna farlo con i numeri perché in sole 19 apparizioni in campo ha già riscritto alcuni capitoli della storia dell'NBA.
Zion viaggia a 23.6 punti, 6.8 rimbalzi e 2.2 assist di media a partita.
Ed il dato dei punti è interessante perché se proiettato su 36 minuti sarebbe 28.6 ovvero la media più alta di sempre per un rookie ad eccezione di Embiid e Chamberlain.
Un altro dato interessante è quello legato alle sue statistiche in area.
Williamson segna infatti 20.9 punti per 36 minuti in area ovvero il numero più alto negli ultimi 24 anni ovvero da quando è considerata questa statistica.
L'mvp della scorsa stagione, Antetokounmpo, viaggiava a 17.5 punti in area.
Se consideriamo che l'85% dei suoi tiri viene preso nell'area è un dato davvero impressionante.
A rinforzo di queste statistiche possiamo dire anche che Zion ha realizzato ben 7 partite con almeno 20 punti segnati solo in area, un lungo come Davis, ad esempio, è fermo a 6.
Oltre a questo abbiamo anche già alcuni record individuali assoluti.
Zion è l'unico rookie ad aver realizzato sette ventelli nelle prime 9 apparizioni in NBA.
È l'unico rookie ad aver realizzato 22 punti in soli 18 minuti all'esordio.
Altro record per un rookie è la striscia di 13 partite da almeno 20 punti.
Numeri quindi impressionanti che portano ad una sola conclusione.
Zion Williamson è il futuro della NBA.
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