CHAMPIONS LEAGUE, Final four
Semifinali:
Virtus Bologna - Bamberg 67-50
Tenerife - Anversa 70-54
Partita perfetta per Bologna, che entra in campo con la giusta determinazione e grinta. La Virtus c'è e si vede. Il Bamberg stenta sin da subito a tenere il ritmo dei felsinei che trovano in Punter il loro d'attacco. La conseguenza ne è la forbice del punteggio che progressivamente si allarga (22-11 nel primo quarto, 42-28 a fine primo tempo). Nella seconda frazione la musica non cambia. Ancora una Bologna attenta e difesa e precisa in attacco, porta il punteggio fino al 53-33 prima di un fisiologico rilassamento che chiude il terzo quarto sul 53-39.
Coach Djordevjc sa evidentemente come tenere alta la tensione perché, già alla ripresa dell'ultimo quarto, la Virtus riprende a correre mantenendo un vantaggio mai troppo lontano dai venti punti, fino al 67-50 che chiude l'incontro e porta Bologna in finale. La chiave dell'incontro la difesa, che costringe i tedeschi ad un esaustivo 25,8% dal campo, figlio di un 12/43 da due e di un 5/23 da tre. Per la Virtus, Punter sugli scudi con 21 punti e 8 rimbalzi che è anche l'unico giocatore in doppia cifra. Da menzionare gli 8 rimbalzi di Moreira (5pt) e i 5 assist di Taylor (pt). Numeri non stratosferici per i singoli, a dimostrazione di come essi si siano sacrificati per il bene della squadra. Ora è già finito il tempo dei festeggiamenti perché il Tenerife, che si è sbarazzato con facilità dei padroni di casa) è dietro l'angolo, ultima fatica prima di poter alzare la coppa.
FIBA EUROPE CUP
Finale di ritorno
Wurzburg - Sassari 79-81 (and. +5 Sassari)
La Dinamo Sassari riesce nell'impresa di conquistare il suo primo trofeo internazionale. E lo fa nei migliori dei modi, andando a vincere anche in Germania, sostenuta dalle centinaia di tifosi che dalla Sardegna l'hanno seguita fino in Baviera. La Dinamo, che arrivava da tredici vittorie di fila, doveva difendere il +5 guadagnato all’andata. Impresa non facile contro la solida Wurzburg in un palazzetto gremito in ogni ordine di posto. La partita è esattamente come la si aspettava. I padroni di casa spingono sull’acceleratore per prendere subito vantaggio. Sassari, pur arrancando, riesce a tenere botta e risponde colpo su colpo non andando mai oltre il -7. La Dinamo cerca di limitare il tiro da tre degli avversari che però trovano ampi spazi sotto canestro da dove riescono con puntualità a punire. Il primo quarto si chiude con un meno sette. Nel secondo quarto, il leitmotiv non cambia, con il Wurzburg che continua a spingere e Sassari che prova a resistere. Gentile dimostra di essere pedina fondamentale nell’equilibrio mentre Spissu ha il coraggio di un veterano, prendendosi responsabilità importanti anche se è Smith ad essere la vera spina nel fianco degli avversari. Si va al riposo lungo sul 46-41, con i tedeschi che pareggiano così il -5 dell’andata. Nel terzo quarto la situazione sembra complicarsi, con i bavaresi che riescono a raggiungere anche il +11. Siamo a metà del periodo, Sassari non perde la testa e continua a fare il suo gioco. McGee e Pierre portano ossigeno con un parziale di 6-0. L’inerzia della partita sembra cambiare ed ora è il Wurzburg a sentire la pressione e a perdere lucidità. Il terzo quarto si chiude sul 65-64. Ultimi, definitivi, dieci minuti che si aprono con il sorpasso Dinamo. Provano a reagire i tedeschi ma lo fanno più di cuore che di testa ed il risultato sono parecchie cattive scelte di tiro e falli in attacco. La Dinamo invece riesce a gestire bene la situazione, mantenendo spesso il punteggio a proprio favore, seppur di un solo possesso. Ma ciò è quanto basta per aspettare che la sirena suoni la fine della partita e l’inizio della festa. Per i ragazzi di Coach Pozzecco questa sarà una partita che li farà entrare nella storia e la loro gioia è più che mai legittima e meritata.
Dinamo: Pierre 19 pt, Smith 15, Thomas 14, Gentile 10, McGee 8, Polonara 6 (9rim), Spissu 4, Cooley 4, Carter 1
Wurzburg: Bowlin 20, Wells 18 (10ast), Oliver 12 (11rim), Olaseni 8
-Luca Maestri-
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