HANA-BI era il titolo del capolavoro con cui il regista di culto Takeshi Kitano nel 1997 irrompeva nella vita dei cinefili europei vincendo il Leone d’Oro della 54-esima Mostra della Cinematografia di Venezia. In Europa il film era stato distribuito col titolo “fireworks”, traduzione letterale della parola giapponese “hanabi”, mentre il titolo originale aggiungeva un trattino tra le parole “hana” (fiori) e “bi” (fuoco). L’estetica del maestro Kitano era caratterizzata dall’alternanza di momenti di quiete in cui lo sguardo si posava estaticamente sulle meraviglie della natura, ed improvvise esplosioni di spettacolare violenza.
La digressione cinematografica ben si presta al clima di questa trade deadline, in cui a meno di 48 ore dalla fatidica chiusura del mercato NBA il senso di calma piatta che pervade addetti ai lavori e semplici appassionati potrebbe essere da un momento all’altro sovvertito da un’esplosione pirotecnica.
Andiamo a vedere cosa bolle in pentola fra le squadre più attive di questa finestra di mercato, cercando di identificare buyers e sellers.
ATLANTA HAWKS: Nonostante i risultati sinora piuttosto al di sotto delle aspettative Atlanta ha un organico giovane e futuribile e si approcciava alla trade deadline come buyer. Forti di un nucleo fondato sull’asse Young-Collins gli Hawks cercavano insistentemente un centro di stazza. A lungo accostati alle trattative per Drummond, i falchi della Georgia hanno infine ripiegato su Clint Capela di Houston in mega-scambio da 4 team e 12 giocatori che non si vedeva dai tempi di Pat Ewing a Seattle:
Atlanta 🡪 Clint Capela, Nene
Houston 🡪 Robert Covington, Jordan Bell, 2nd pick 2024 (da ATL via GSW)
Minnesota 🡪 Malik Beasley, Juancho Hernangomez, Jarred Vanderbilt, Evan Turner, 1st round pick 2020 (ATL via BKN)
Denver 🡪 Keita Bates-Diop, Gerald Green, Shabazz Napier, Noah Vonleh, 2nd round pick (HOU)
Capela potrà immediatamente contribuire a dare consistenza alla terza peggior difesa della Lega, e dovrebbe trovare in Trae Young un fornitore di assist in grado di non fargli pagare il distacco da James Harden, sebbene il quintetto con Collins potrebbe avere qualche limite di spacing.
BOSTON CELTICS: Inaspettatamente 3° ad Est con un record di vittorie che sfiora il 70%, Boston sa di dover colmare una lacuna nella posizione di centro, laddove Theis fornisce un valido contributo difensivo ma manca della stazza per contrastare gli inevitabili Antetokounmpo ed Embiid di turno, mentre Kanter pur essendo un eccellente scorer nel pitturato e pregevole rimbalzista pecca di consistenza difensiva. Per questo motivo i Celtics sono stati associati a tutti i più rilevanti centri messi sul mercato incluso Drummond, dirottando ultimamente le proprie attenzioni sullo stesso Capela approdato infine ad Atlanta. Altri centri in vendita, quali Adams e Tristan Thompson potrebbero costituire un valido back-up plan.
CHARLOTTE HORNETS: intense trattative in corso con i Knicks per arrivare a Julius Randle. A finire sul piatto il neo-acquisto Rozier reso già spendibile alla luce dell’esplosione di Devonte Graham.
CLEVELAND CAVALIERS: Sellers, disperatamente sellers. I Cavs cercano di scaricare i contrattoni di Love e Thompson da mesi, ma domanda e offerta non si incontrano facilmente in questo caso. L’ex Minnesota è stato offerto in lungo e in largo, ma la sua lunga storia di infortuni ed il contratto fino al 2023 ne abbassano troppo le quotazioni. Diversa la situazione di TT che potrebbe interessare a diverse contender bisognose di una solida presenza a rimbalzo. Il centro canadese ha chiesto esplicitamente di essere scambiato e Clippers, Heat e Celtics potrebbero tirare la volata per aggiudicarsi i suoi servigi.
DENVER NUGGETS: Chiunque abbia telefonato in Colorado per chiedere di Michael Porter Jr ha visto il proprio numero di telefono finire nell’elenco degli indesiderati. Il giovane prospetto, per quanto “injury prone” ha mostrato un potenziale estremamente intrigante ed è parte integrante dei progetti a lungo termine delle “pepite”. Riscuote interesse la guardia Malik Beasley, ma il prezzo è una pick al primo giro. Il sogno nel cassetto resta Jrue Holiday per il quale ci sarebbe da vincere la concorrenza di Miami, oltre alle intenzioni ancora ignote dei Pelicans.
DETROIT PISTONS: Probabilmente i sellers più disperati di questa tornata. Le numerose contrattazioni per Drummond hanno avuto sinora esito negativo e difficilmente la situazione sarà sbloccata prima del 6 Febbraio. Ancora più stagnante la situazione per Griffin, privo di mercato. Piace a molti Derrick Rose, Lakers in primis, ma la richiesta di una lottery pick non raccoglie un elevato gradimento. A partire potrebbe alla fine essere Luke Kennard fortemente voluto dai Suns.
GOLDEN STATE WARRIORS: Annata di purgatorio per il team della Baia che si configura come seller. L’obiettivo primario è quello di scaricare contratti per entrare in free agency con la massima flessibilità contrattuale. Burks e Robinson III in vetrina ad uso e consumo di contender intenzionate ad aggiungere profondità alle seconde linee. Non c’è fretta invece per mettere sul mercato D-Lo Russell che piace tantissimo ai Timberwolves ed ultimamente intriga non poco i Knicks. La trattativa con i Timberwolves è finita in stallo a causa dell’esosa richiesta dei californiani, e le probabilità che uno scambio possa avvenire nelle prossime 36 ore sono estremamente ridotte.
HOUSTON ROCKETS: fedeli alle loro tradizioni di attivismo sul mercato Houston hanno offerto a destra e a manca Clint Capela, la cui assenza di gioco perimetrale mal si sposava col progetto Rockets. Si cerca uno scambio che porti un esterno di qualità e un back-up center. L’obiettivo numero 1 Robert Covington è stato raggiunto, ma restano molti dubbi sulla strategia alquanto “estrema” di small ball di Houston che si è privata del 4° miglior rimbalzista e 7° miglior stoppare della Lega. Ci sarà da vedere se questa mossa genererà dei rimpianti durante le potenziali battaglie PO contro Gobert, Jokic ed Antony Davis.
LOS ANGELES CLIPPERS: I grandi colpi di mercato estivi dovrebbero aver convinto tutti a dubitare della quiete Clippers, ed infatti gran parte dei GM NBA sono abbastanza certi che i “velieri” si muoveranno sul mercato. Obiettivi? Un centro più mobile di Zubac e più grosso di Harrell, nonché un un esterno di qualità. Nomi da seguire? Nel reparto esterni sfumato Covington, Marcus Morris e Iguodala potrebbero essere le soluzioni più valide, mentre fra i lunghi Thompson potrebbe essere il nome da seguire, ma occhio alle sorprese (Drummond?).
LOS ANGELES LAKERS: Nonostante il secondo miglior record della NBA i Lakers erano attesi ad un ruolo molto attivo in questa finestra di mercato. Principale merce di scambio era stato sinora Kyle Kuzma offerto su diversi tavoli e ultimamente attenzionato dai Knicks, ma la tragica scomparsa di Kobe Bryant dovrebbe dissuadere dall’andare ad alterare l’equilibrio psicologico dello spogliatoio gialloviola già troppo provato dagli eventi nefasti. Piace D-Rose, ma la contropartita (1st pick) richiesta dai Pistons potrebbe essere un bottle neck invalicabile. Si vocifera anche di un possibile ritorno ai campi da gioco di Darren Collison, ma la decisione personale dell’ex Pacers è ancora in sospeso e c’è da battere la concorrenza dei Clippers.
MIAMI HEAT: Autori di una stagione sinora al di sopra delle aspettative gli Heat stanno scandagliando ogni opzione per provare ad anticipare l’assalto al titolo NBA, ma saranno prudenti a non mettere a repentaglio il proprio progetto a medio termine acquisendo pesanti contratti di giocatori con i migliori anni della propria carriera alle spalle (leggasi Chris Paul, Kevin Love). Piacciono molto Jrue Holiday, e Danilo Gallinari, ma il prezzo potrebbe essere troppo caro per la franchigia della Florida. Covington e Iguodala potrebbero essere valide alternative.
MINNESOTA TIMBERWOLVES: Obiettivo dichiarato da lungo tempo, D-Lo Russell è il sogno nel cassetto dei lupi del Minnesota. Golden State non ha fretta e può negoziare da una posizione di forza e la trattativa sembra essersi arenata come dimostrato dal blockbuster appena concluso, in cui non è ben chiaro il disegno dei T-Wolves. Nel frattempo Wiggins offerto senza successo a diversi interlocutori.
NEW YORK KNICKS: il mercato Knicks è indecifrabile come il sorriso della Gioconda, e i newyorkesi rischiano di essere la vera chiave di volta di questa trade deadline. Logica vorrebbe che i Knicks si collocassero come sfrenati seller, con tutti i membri del team messi sul mercato ad eccezione di Barrett e Robinson, ma la logica non è sempre di casa tra i blu-arancio. A dimostrazione di questo teorema il bizarro interessamento per Drummond che fungerebbe da autentico tappo per la crescita di Mitchell Robinson. In ottica buyer c’è da segnalare anche le trattative per D-Lo Russell, ma la contropartita offerta ai Warriors è totalmente insufficiente (Ntilikina + Portis). Marcus Morris era considerato incedibile sino a qualche giorno fa ma la posizione della dirigenza su di lui si è evoluta, ed ora viene sondato il mercato. Reduce dalla sua migliore stagione in carriera Morris è uno dei pezzi pregiati di questo mercato e desiderato da gran parte delle contender bramose di mettere a roster una combo forward che sfiora il 44% da 3, gioca duro ed è uno dei migliori difensori sulle ali top level alla Lebron James o Giannis Antetokounmpo.
MILWAUKEE BUCKS: Hanno il record migliore della lega e un tabellino di marcia che fa paura, ma questo non ci autorizza e pensare che nel Winsconsin se ne staranno necessariamente con le mani in mano. Quando diciamo che Marcus Morris piace a tutte le contender intendiamo davvero tutte…
NEW ORLEANS PELICANS: dopo aver finalmente innestato Zion Williamson nell’organico i Pelicans stanno rivalutando l’assetto della squadra e decidendo se farsi tentare dalla rincorsa playoff o se puntare alla lottery usando questo anno come mero rodaggio. In questo contesto Jrue Holiday potrebbe essere spendibile al giusto prezzo, e segnali di fumo giungono da Miami e Denver. In particolare i Nuggets con il recente blockbuster hanno messo su una panchina profondissima e potrebbero assemblare un pacchetto abbastanza interessante per i pellicani.
OKLAHOMA CITY: Nonostante l’inatteso successo conseguito sinora (60% di vittorie e 7° posto ad Ovest) I Thunder si approcciano al mercato da sellers, con Paul, Gallinari , Adams e Schroeder costantemente in vetrina. Gallinari piace a Denver e Miami, Adams è nel radar di Atlanta e costituisce un valido piano B per tutte le franchigie in cerca di un centro di stazza, mentre Schroeder riscuote l’interesse di New York. Molto improbabile che qualcuno si accolli invece il pesantissimo contratto di CP3.
PHILADELPHIA SIXERS: Persi Butler e Redick ed integrati Horford e Richardson, i Sixers non hanno ritrovato la chimica di squadra degna di una contender ed hanno bisogno di provare a riassestare il roster. Urge un aiuto sul perimetro ed i nomi in circolazione sono parecchi: persa la corsa a Covington, i nomi a seguire sono quelli di Gallinari, D-Rose, Bertans, Kennard, Galloway.
Si preannuncia il solito grande spettacolo, non ci resta che sederci in contemplazione e gustarci i fuochi d’artificio che presto squarceranno la quiete dell’attesa!
Schizoid Zen
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