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Phoenix Suns - Opening Night

L'estate appena trascorsa è stata una delle più attive sotto diversi punti di vista nella Maricopa County, ovviamente iniziando dalla notte del draft, che ci ha regalato una prima chiamata storica.

La scelta quasi logica prima che sensata è ricaduta sull'hombre del pueblo DeAndre Ayton, già Wildcats di casa in Arizona.

La firma di coach Igor Kokoskov aveva forse posto le basi per un colpo di scena inatteso, facendo ipotizzare la chiamata di Luka Doncic alla uno. Scenario romantico, ma in realtà la scelta è ricaduta (giustamente) sul ragazzone delle Bahamas. Veder giocare Ayton fa lo stesso effetto di un giro sulla macchina del tempo per chi adesso ha qualche anno in più e un paio di diottrie in meno, e che su TMC ha seguito le porformance di lunghi tecnici come Olajuwon, Ewing e Devid Robinson negli anni 90'. Il paragone è sicuramente estremizzato, ma le premesse per un futuro All Stars (e uno che potrebbe cambiare il gioco della sua epoca) ci sono tutte.


Archiviato il draft con gli arrivi di Mikal Bridges (via Philly) ed Elie Okobo, ci si è tuffati in suggestivi scenari di firme e trade estive, con obiettivi più o meno verosimili. Si è passati da Kemba a Lillard a Wall senza troppa convinzione (ne possibilità). Di reale è arrivata la firma di un super veterano come Trevor Ariza, al quale si è aggiunta la trade che ha portato Ryan Anderson (e Melton) in Arizona in cambio di un Marquese Chriss di cui, onestamente, pochi sentiranno la mancanza.


Ottimo draft, buone firme e bella trade per puntellare il gruppo. Un grande lavoro del nostro GM dunque! Non dello stesso avviso Robert Sarver, che con una scelta tempistica degna del peggior regista di terza categoria, licenzia McDonough a 10 giorni dall'inizio della stagione. Vox populi, Ryan avrebbe pagato lo scotto di non esser riuscito a procacciarsi una PG titolare degna di questo nome. Vero, verissimo, ma in ogni caso ci pare una mossa quantomeno impulsiva (per non dire scorretta). MCD avrà anche mal gestito alcune situazioni nel corso degli anni (qualcuno ha detto Isaiah-Dragic-Bledsoe?) ma resta pur sempre colui che ha portato TJ Warren, Ariza, Ayton e pescato Devin Booker alla 14 in un draft (quello del 2015) che non verrà di certo ricordato per la sua profondità...

L'arrivo di Jamal Crawford (e conseguente taglio di Davon Reed) è solo l'ultimo movimento da registrare, voluto non si sa bene da chi.


Le prospettive per questa stagione non sono ancora delle più rosee. La sensazione è che nonostante l'arrivo di Ariza e la scommessa Ryan Anderson, siamo ancora un cantiere aperto. Probabilmente già così come siamo riusciremmo a raggiungere i playoff nel semi-nulla della Estern Conference, ma sfortunatamente Phoenix non si è ancora mossa dal deserto dell'Arizona, e ad Ovest anche per quest'anno almeno 6 posti su 8 per la post-season sembrano prenotati.

Dove ci poterarà questa stagione però ce lo diranno solo le 82 gare che stanno per arrivare, a partire da quella di stasera.


-Phoenix Suns Italy-


Photo Source: brightsideofthesun.com


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