Sono cinque le partite giocate questa notte, andiamo a vedere cosa è successo con il nostro recap.
Memphis Grizzlies vs Charlotte Hornets 92 – 100
Boston Celtics vs New York Knicks 113 – 99
Oklahoma City Thunder vs Miami Heat 118 – 102
Atlanta Hawks vs Utah Jazz 112 – 128
Houston Rockets vs Denver Nuggets 122 – 126
Top Performances
Vittoria casalinga per Charlotte che, comunque, deve soffrire nonostante Memphis sia ridotta ai minimi termini e con soli dieci uomini in salute. Non sarà della partita neanche Conley, causa un problema al ginocchio sinistro. Fondamentale per gli Hornets, l'atteggiamento difensivo di Biyombo (1pt, 7rim e 3blk) che a 1'48” dal termine, sul +3, prima stoppa Green e 20” dopo anche Mack, spegnengo così le speranze di rimonta dei Grizzlies. Per Charlotte sono 23 i punti di Walker, 20 di Monk (otb), 16 di Williams e 15 di Parker che distribuisce 7 dei 15 assist totali di squadra. Ai Grizzlies rimane la buona prova di Mack (19pt, 9 ast) e i 15 punti sia di Holiday che di Rabb (otb). Gasol (8pt, 6rim e 5ast) non trova un gran serata e smette di segnare nel secondo quarto,
E' il mercato a rendere interessante il match tra i Celtics e i Knicks. Se gli ospiti non possono ancora schierare i nuovi arrivati dovendo, ovvianente, rinunciare ai partenti, dall'altra parte abbiamo un pubblico preoccupato che Irving questa estate abbandoni Boston e che canta a pieni polmoni “We want Kyrie! We want Kyrie!”. Lui, Irving, ci mette del suo dichiarando che vorrebbe restare a Boston ma non è certo che ciò succeda. Succede invece che si gioca anche una partita che non da grossi problemi ai Celtic che controllano da subito. E' proprio Irving ad essere miglior realizzatore e chiude anche in DD (23pt, 10rim e 6ast). Si guadagna la pagnotta anche Morris con i suoi 18 punti mentre Horford non trova la soddisfazione della DD per un rimbalzo mancante (14pt, 9 rim). Per i Knicks, 22 punti di Dotson e 21 per Knox.
George decide che è arrivato il momento di porre termine alle sue personali 11 sconfitte consecutive a Miami, con la quale non ha mai avuto un gran feeling. Fino a stanotte, quando passa sopra agli Heat, asfaltandoli con una prestazione da 43 punti (7rim e 5ast) e firmando il suo careee high da 3 punti (10/16). Ad affiancarlo, oltre al solito Westbrook (14pt, 12rim e 14ast) da tripla doppia, anche un Schroder da 28 punti, ventiquattro dei quali nel secondo quarto. Per gli Heat ben poco da ricordare da questa notte, se non la buona prestazione di Olynyk che, dalla panchina,segna 21 punti (4/6 3PT). Richardson mette a referto 18 punti mentre Whiteside (12pt e 16rim) va in DD.
Utah batte Atlanta e manda sette giocatori in doppia cifra su otto che sono entrati in campo. Leader ne è Gobert (25pt e 13rim) che non ha preso benissimo l'esclusione dall' All Star Game ma ha reagito con decisione alle lacrime per la delusione. Gran prestazione e DD anche per Rubio (22pt e 11ast) e i venti sfiorati per Ingles (19pt, 7rim e 5ast). Atlanta torna a casa con i 28 punti di Young (9ast), i 19 di Collins ma soprattutto un bel 39/98 dal campo che non da troppo lustro ai suoi tiratori (il solo Dedmon, con 5/9, supera il 50%).
Parte a razzo Houston, con 43 punti nel primo quarto, risponde a tono Denver nel secondo con 48 e da quel momento per i Nuggets è controllo del vantaggio. Jokic sfiora la tripla doppia (31pt, 13rim e 9ast) e per Beasley è career-high con 35 punti (5/9 3PT). Molto bene, in uscita dalla panchina, Craig con 22 punti e 8/11 al tiro. Ha faticato questa volta Harden per non interrompere la striscia di 25 partite consecutive sopra i 30 punti e ha dovuto attendere l'ultimo giro di orologio per raggiungere la soglia desiderata (30pt, 9ast e 6rim). Per i Rockets anche i 20 punti di Paul e il season-high di Faried con 23 punti.
In foto il nostro Mvp del giorno, Paul George
- Luca Maestri -
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