Nove le partite giocate questa notte, per lo più combattute e con molti spunti di interesse. Andiamo a vedere, nel dettaglio, risultati e top performances
Houston Rockets vs Indiana Pacers 98-94
Cleveland Cavaliers vs Orlando Magic 100-102
Miami Heat vs Detroit Pistons 120-115
Chicago Bulls vs New York Knicks 116-115
New Orleans Pellicans vs Oklahoma City Thunder 116-122
Boston Celtics vs Denver Nuggets 107-115
Toronto Raptors vs Utah Jazz 124-111
Memphis Grizzlies vs Golden State
Warriors 101-117
Minnesota Timberwolves vs Los Angeles Clippers 109-120
Top performances
Quinta vittoria stagionale per Houston che sbanca Indiana, andando a vincere una partita sempre in equilibrio con pochi strappi e nessuno dei quali decisivo. Decisivo invece Harden che, nel finale, con una tripla ( assist di Paul, 13 in tutto per lui) e quattro liberi, mette il sigillo al match. In equilibrio anche i top scorer, con Oladipo e Harden che si dividono la prima piazza con 28 punti. Doppia doppia per Capela che in 35' mette a referto 18 pt e 10 rimbalzi.
Nona sconfitta per Cleveland, che non sembra più riuscire a rialzarsi, illudendosi di farlo dopo un terzo quarto che finisce con un promettente parziale di 32-12 (79-70). Ma, appunto, è solo un'illusione dato che nell'ultima frazione i Magic ribaltano il risultato andando a chiudere con un risicato +2, frutto di un tiro sulla sirena di Fournier. Sfiora la doppia doppia Gordon, con 23 punti e 9 rimbalzi, top scorer della serata. Per Orlando, 15 punti di Ross e Fournier e 14 punti con 10 rimbalzi per Vucevic. I Cavaliers tornano a casa con i 22 punti di Hill (6 assist) e i 19 di Thompson T ( 16 rimbalzi, 4 assist e 9/12 al tiro).
Straordinari a Detroit dove, per trovare un vincitore, si è dovuto ricorrere ai supplementari. Nonostante i Pistons giganteggino sotto canestro (21-9 rimb. offensivi), non riescono ad avere la meglio su Miami che trova in Richardson il mattatore della serata con 27 punti finali. Per gli Heat, importante prova anche di Wade che chiude con 18 pt. Detroit trova 90 punti su 115 con lo starting five, dei quali, il solo Brown non va a referto. Dalla panchina, arrivano però 21 pt da Galloway (9 rimb). Impressionanti i numeri di Drummond 25 punti e 24 rimbalzi, stessi punti anche per Jackson, mentre Griffin si ferma a 24 pt, ma con 15 rimbalzi e 7 assist. Dal quintetto manca Robinson III che mette a segno 16 punti.
Ben due i supplementari che servono ai Bulls per violare New York e aggangiarli nel record stagionale di 3-8. Partita al cardiopalma, giocata punto a punto anche nei supplementari e risolta da un libero di LaVine a 2 centesimi dalla fine. A proposito di LaVine, per lui carrier high con i suoi 41 punti, dei quali 8 messi a segno nell'ultimo supplementare, gli unici otto segnati dai Bulls nel supplementare stesso a sugellare la propria dominanza. Oltre a lui, per Chicago, 17 pt per Blakeney. Ai Knicks non bastano sei uomini in doppia cifra, tra i quali spicca Kanter, che ai 23 pt accoppia 24 rimbalzi e 7 assist. Segue Trier con 21 pt e Dotson con 18.
Vittoria amara per i Thunder che conseguono la quinta vittoria di fila (5-4), ma perdono nuovamente Westbrook che, alla fine del terzo periodo, esce per infortunio. A quel punto è Schroder a prendere in mano la squadra e a spegnere le velleità dei Pellicans che, comunque, fino all'ultimo hanno provato a portare a casa la partita. Per Westbrook, finchè è stato in campo, 17 punti, 9 rimbalzi, 7 assist e 6 palle perse. Per Oklahoma, George, oltre a rubare 4 palle, è top scorer con 23pt (8 ast), seguito dal già citato Schroder che ne mette a segno 22 in 23 minuti. Per i Pellicans, 26 punti di Randle, 22 di Holiday con ben 14 assist e 20 di Davis con 8 rimbalzi.
E' spettacolo a Denver che continuano a macinare vittorie ed avversari. Dopo aver sconfitto GSW, i Nuggets regolano anche Boston, patendo solo il primo periodo che chiudono in svantaggio 34-19. E anche quando Jokic si prende una giornata di riposo (8 pt, 10 rim, 8 ast in 27' di gioco), la squadra dimostra di poter stare in campo senza troppi problemi, trovando in Murray il faro. Prestazione pazzesca per lui (carrier high), che si prende 30 dei 90 tiri di squadra, realizzandone 19 (5/11 da tre). Incontenibile per chiunque oggi, i Celtic non riescono a prendergli le adeguate contromisure e, anzi, più passa il tempo, più è lui a prendere le misure dei suoi avversari. Quando mancano 8'50” alla fine, il suo tabellino segna 29 punti, per poi mancare il bersaglio dei 50 per un tiro sbagliato a 17” dalla fine. Dato che le partite non si vincono da sole, troviamo ben sei dei suoi compagni spartirsi un bottino che va dagli 8 ai 13 punti segnati. Per Boston invece, passano quasi in sordina i 31 pt di Irving (4/6 da tre). Quindici a testa i punti per Brown e Tatum.
“Nemo propheta in patria” potrebbe diventare un nuovo, triste, motto per i Jazz che raccolgono la quarta sconfitta su quattro gare tra le mura amiche. Non sono certo i Raptors (10-1) ad essere l'avversario più comodo per invertire la tendenza e il campo ne da da subito dimostrazione portando i canadesi anche ad un vantaggio di +20. Toronto sfiora il 67% da due e, senza Leonard, decidono di non essere superstiziosi mettendo la regola del “17”. Sono infatti ben quattro i player che chiudono con 17 punti fatti ( VanVleet, Lowry, Ibaka e Anunoby), mentre Siakam trasgredisce la regola fermandosi a 16. Gli Utah, per dovere di ospitalità vista l'importante assenza degli ospiti, rinunciano a Mitchell ma rinunciano anche al tiro da tre, chiudendo con un misero 8/31. Per loro, top scorer Burks con 22 punti. Crowder e Rubio in coppia, chiudono con un ben poco lusinghiero 0/10 da tre.
Ai Warriors basta spingere per un quarto per avere la meglio dei volenterosi Grizzlies. Dopo aver chiuso in parità il primo tempo, nella terza frazione i gialloblù spingono sull'acceleratore chiudendola con un parziale di 34-15. Il quarto quarto è semplice accademia. Per Golden State, 27 pt di Thompson, 22 di Durant e 19 di Curry. Per Memphis, 18 di Brooks, 15 punti a testa per Mack e Jackson.
Bella vittoria dei Clippers che battono Minnesota, ancora sconfitti lontano da casa (0-6). A poco serve anche il rientro di Butler, comunque autore di 20 punti. Per LAC, grande prova di squadra dato che, oltre ai sei giocatori in doppia cifra, lascia sul tabellino un bel 30 negli assist di squadra, distribuiti in maniera abbastanza omogenea tra nove dei dieci player scesi in campo. Top scorer sono Gallinari ed Harris (per lui doppia doppia grazie ai 10 rimbalzi) Per Minnesota 21 punti per Rose, 20 per Butler e Towns (12 rimbalzi).
In foto il nostro MVP di giornata Jamal Murray
Photo Source: espn.com
-Luca Maestri-
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