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Recap NBA 06/11/19

Sono 9 le partite NBA giocate nella notte. Andiamo a vedere come sono andate.


New York Knicks vs Detroit Pistons 102-122


Washington Wizards vs Indiana Pacers 106-121


Chicago Bulls vs Atlanta Hawks 113-93


Sacramento Kings vs Toronto Raptors 120-124


Golden State Warriors vs Houston Rockets 112-129


Minnesota Timberwolves vs Memphis Grizzlies 121-137


Orlando Magic vs Dallas Mavericks 106-107


Philadelphia 76ers vs Utah Jazz 104-106


Milwaukee Bucks vs Los Angeles Clippers 129-124


Top di giornata


Dura un tempo la partita dei Knicks, prima di rendersi conto che Snell avesse deciso di entrare nella storia, storia della franchigia e, in parte della lega dato che il nono giocatore di sempre a tirare da oltre l'arco con il 100%, con almeno sei tentativi dal campo. Per lui, in questa notte, 24 punti con un memorabile 6/6 da tre e 9/9 dal campo. Inevitabile DD per Drummond (27pt, 12rim e 7ast) e 22 punti per Morris (4/7 3PT). Se si esclude Kennard (12pt, 9rim e 7ast) che ha tirato con 1/7, dalla distanza lo stating five dei Pistons ha portato a casa un 12/15. Viene il dubbio che qualche responsabilità la abbia la difesa di NY che a referto mette i 20 punti di Randle, i 18 di Morris e i 15 di Barret (6rim e 8ast) che comunque non ha brillato nelle percentuali (4/12 FG e 6/11 FT).

Sono sette i giocatori in doppia cifra per i Pacers che non trovano ostacoli nella disfida con i Wizards. Warren chiude a 21, McDermott (otb, 7rim) a 19 e Holiday a 18 ma ben due le DD, a firma di Sabonis (13pt, 17rim e 7ast) e di Brogdon (13pt) che, capendo la serataccia al tiro (3/14), decide di smazzare assist ai compagni per un totale di 13. Poche le magie riuscite di Washington che, del quintetto di partenza, sia Hachimura che Bonga chiudono con virgola. Beal ne fa 30 (1/12 3PT), Miles 15 (otb, 3/6 3PT) e Bryant 20 con 11 rimbalzi,

Con un parziale di 28-6 nei primi minuti, i Bulls prendono il largo ma questa volta non si fanno raggiungere e superare. Merito di un Satoransky (27pt, 7rim e 8ast) da carrier high e di un solido Markannen (17pt). Tutti e i tredici giocatori entrati sporcano la casella punti ad eccezione di Gafford, segno di una squadra dove la palla ha girato bene. I ragazzi di Atlanta hanno di che dimenticare dalla notte, con la peggior prestazione della stagione da tre punti (6/30). Miglior realizzatore è Parker (18pt e 5rim) ma bella prestazione del “giovanotto” Vince Carter ( 14pt e 50% dal campo).

Non basta a Sacramento vincere tre quarti su quattro perchè letale è il primo, terminato con un disavanzo di 13 punti. Rimangono comunque a contatto dei campioni pur non riuscendoli mai a raggiungere. Per i Kings, 26 punti di Barnes, 22 di Bogdanovic (6/11 3PT), 21 di Hield (8rim) e 17 di Fox (7rim e 9ast). Toronto ha in Lowry il top scorer con 24 punti ma in Siakam (23pt, 13rim e 5ast) il leader statistico. Bene anche Ibaka (21pt e 6ast) e Anunoby (18pt, 6rim e 5ast).

Come da previsione, i Rokets non faticano ad avere la meglio sui raffazzonati Warriors, privi ancora di Green e di Russel. Comunque non sfigurano i giovani dalla baia, con un Paschall (19pt, 6rim e 3ast) costretto alla difficile marcatura di Harden. Burks (otb, 28pt e 8rim) e Robinson (15pt e 11rim) in DD non sono bastati a far sorridere Kerr che si è detto molto deluso dall'atteggiamento dei suoi, più propensi a guardare il proprio score personale piuttosto che a privilegiare la squadra. Per Houston, solito Harden (36pt e 13ast) che, oltre ad aver sensibilmente migliorato la mira dalla lunga (13/32 nelle ultime due gare, 17/79 nelle prime sei), con i 292 punti da inizio stagione è il miglior realizzatore della lega dai tempi di Jordan (303pt nel 1988/89). Westbrook si ferma a 18 punti, 8 rimbalzi e 6 assist mentre due sono le DD, una di Capela (19pt e 16rim) ed una di Tucker (22pt e 11rim). Per House, 17 punti e 5/6 da tre. Seconda vittoria per Memphis che, con 137 punti, segna il secondo punteggio assoluto più alto della sua storia. Sono 31 i punti per Brooks (5/7 3PT) e 26 quelli di Morant ma, oltre ai 18 punti a testa per Clarke e per Crowder, importante DD per Valanciunas (10pt e 14rim). DD anche per Towns (25pt e 13rim), al ritorno dopo la ben nota “rissa” con Embid. Per i lupi, sopra i venti anche Wiggins (30pt) e ottima la prestazione anche di Culver (15pt, 5rim e 7ast).

Un tiro libero a 2'32” dalla fine segna l'ultimo canestro valido di Dallas che si vede così quasi raggiungere da Orlando proprio nel finale. Ma, alla fine, i Mavericks riescono a portare a casa comunque la quinta vittoria. Per questo finale con pathos, a prendersi le responsabilità è Doncic che ammette di aver sbagliato le chiamate offensive e di essere stato salvato dalla difesa dei suoi compagni. Per il giovane europeo, comunque cifre niente male dato che chiude con 27 punti, 7 rimbalzi e 7 assist ma anche 1/7 da tre e 6 palle perse. Oltre a lui altri player di Dallas in doppia cifra e, tra questi, il migliore è Kleber con 14 punti. Per Orlando, Gordon (23pt) macchia la sua prestazione con un 1/7 da oltre l'arco mentre la DD di Vucevic (19pt e 11rim) è resa triste dal tiro aperto mancato a pochi secondi dalla fine. Per i Magic, DD anche di Isaac (13pt, 10rim e 5ast).

Ritrovato Embid (27pt e 16rim) ma perso Simmons nel primo tempo (dolore alla spalla), i Sixers subiscono la loro seconda sconfitta consecutiva ad opera dei Jazz che fanno del loro punto debole un punto di forza. Così Utah, dopo aver patito a rimbalzo nelle precedenti partite, vince la lotta sotto le plance (50-42) contro la sesta squadra per questa statistica dell'Nba. Non fanno notizia i 16 catturati da Gobert (DD, 14pt) ma che tutti gli altri otto giocatori andati a referto ne abbiano presi almeno 2. Due i giocatori oltre i 20 punti per i Jazz e sono Mitchell (24pt, 5rim e 8ast) e Bogdanovic (20pt, 6rim e 5ast). Bene anche Ingles che, dalla panchina, finisce con 16 punti. Per Philadelphia, oltre al già citato Embid, 24 punti per Richardson e 16 per Harris.

I Bucks passano l'ultimo minuto e mezzo ad andare in lunetta, quasi sempre con la palla tra le mini di Antentokoumpo (14/18 FT) che rispediva al mittente la lettera di speranze dei padroni di casa che, nonostante la tripla di tabella di Shamet (14pt, 4/8 3PT) a 23” dalla fine, non riescono a concretizzare la rimonta in atto (56-70 a fine primo tempo). Per i Losangelini, privi di Leonard, 34 punti a testa per Williams (11ast) ed Harris (13rim), entrambi partiti in quintetto. DD anche per Beverly (20pt e 10rim). Sulla sponda Milwaukee, non tanto da segnalare l'ennesima DD quasi TD di Antetokoumpo (38pt, 16rim e 9ast) quanto il fatto che, per la prima volta dal 1972/73, un giocatore riesca nelle prime otto partite a mettere a referto almeno 10 rimbalzi e 5 assist. Anni ne sono passati, il basket nel frattempo è un po' cambiato ma l'Mvp della scorsa stagione ci sta abituando a non stupirci più. Oltre a lui, 20 punti per Bledsoe (5rim e 6ast) e 24 per Hill che, dalla panchina, chiude con un fiero 6/7 da tre. Gloria anche per Lopez che, con 11 punti e 12 rimbalzi mette nel cassetto un doppia doppia. Una curiosità, con il sesto uomo per eccellenza nello starting five, per la prima volta i Clippers hanno perso la sfida con gli avversari per l'apporto dalla panchina dato che i Bucks hanno segnato 47 punti contro i soli 20 dei LAC.

photo source: nba.com


- Luca Maestri -

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