Due le partite giocate nella notte, andiamo a vedere cosa è successo
Brooklyn Nets vs Philadelphia 76ers 123 – 145
Los Angeles Clippers vs Golden State Warriors 135 – 131
Top Perfomances
Tanta l'attesa per gara 2 tra Philadelphia e Brooklyn, con i padroni di casa chiamati a dare una risposta alla pessima prestazione e conseguenti fischi. E la risposta c'è stata, dato che i 76ers dopo aver chiuso il primo tempo sul +1, sono tornati in campo piazzando inizialmente un parziale di 14-0 per poi chiudere il quarto con un clamoroso 51-23 che contribuisce in maniera importante a firmare il record di franchigia per i playoff di 145 punti, superando il precedente di 141 ottenuto nel 1967 contro i San Francisco Warriors. Simbolo della risposta è il giocatore che più è stato criticato, ovvero Simmons (18pt, 10rim e 12ast) che firma una tripla doppia e ripete il gesto di Iverson portandosi la mano all'orecchio per scaldare il pubblico che risponde con un dilagante entusiasmo. Ancora malconcio Embid (23pt e 10rim) che comunque non si tira indietro pur giocando solo 21' ma ben sostituito da Marjanovic (16pt e 8rim). In doppia cifra anche Harris con 19 punti, Reddick (17) e Scott, dalla panchina, con 15. Netto il divario tra le due squadre nella lotta sotto le plance, con Philadelphia che vince lo scontro per 49-32. Poco da recriminare per i Nets, che ottengono 47 miseri punti dallo starting five, con il solo Russel (16pt, 6/16 FG) che supera i dieci. Meglio dalla panchina, con 19 di Dinwiddie, 15 da Hollis-Jefferson e 13 a testa per Napier e LeVert. Incredibile partita, quella tra Golden State e Clippers, con un ultimo periodo dove le due squadre si danno battaglia senza esclusioni di colpi. E se non si può parlare di bel basket, sicuramente si può parlare di spettacolo. Gli ospiti riescono a raggiungere e superare i Warriors solo a 16” dalla fine, chiudendo il quarto con un parziale di 41-23. Una delle chiavi di volta, un dubbio fallo in attacco chiamato a Durant, che è anche il sesto personale a poco meno di due minuti dalla fine. I Clippers a quel punto, se mai ne avessero avuto bisogno, ci credono ancora di più mentre i campioni in carica perdono di lucidità, con scelte forzate che faticano a trovare il ferro. Nella rimonta, spicca Lou Williams, con 36 punti ed 11 assist mentre Harrel giganteggia nell'area con 25 punti, 10 rimbalzi e 9/9 al tiro. Gallinari porta 24 punti alla causa ma pesano come macigni i 12 di Shamet (12pt e 4/9 3PT) che trova canestri pesanti proprio nei momenti decisivi. In doppia cifra anche Green (otb, 13pt e 7rim) e Beverly (10pt e 5ast). Freddi dalla lunetta (25/31, 80,6%), i LAC possono approffittare dei falli subiti. Per Golden State, in vantaggio di 23 all'intervallo lungo, un amaro ritorno alla realtà con il tentativo di rimonta degli ospiti al quale reagisce con nervosismo e conseguente imprecisione. Curry si ferma a 29 punti (5/11 3PT), Durant a 21 (11/12 FT) e Thompson a 17 (¼ 3PT). Sfiora la DD Green (14pt e 9ast) mentre dalla panchina, career-high Looney (19pt, 6/6 FG e 7/8 FT). A parziale giustifica dei Warriors, l'infortunio occorso a Cousin dopo solo 3' che lo esclude dalla gara. Da valutare l'entità dello stesso e se ne saprà un po' di più dopo i vari esami di giornata. Quello dei Clippers è stata una rimonta storica, la maggiore nei play-off, che con un ritorno dal -31, supera di due quella del 1989 operata dai Lakers ai danni di Seattle.
In foto i nostri Mvp di giornata, i Los Angeles Clippers
- Luca Maestri -
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