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"Rookie Of The Year": Conferme e sorprese


La marcia di LUKA DONCIC verso il premio di miglior rookie della stagione sembra inarrestabile, fresco della vittoria contro Minnesota con una sontuosa prestazione da 28/12/8, l'ala di Dallas gara dopo gara, dimostra sempre più consapevolezza dei suoi mezzi, maturità ed anche un pizzico di sfrontatezza.

Dietro di lui la bagarre è aperta come non mai, guida il gruppo degli inseguitori la 1° scelta del draft DEANDRE AYTON, il lungo dei Suns sta dimostrando tutto il suo valore non solo sotto canestro, in quanto, oltre ad avere la seconda miglior percentuale (73.2%) nella "restricted area", ha mostrato anche un discreto jumper (42.9%) ed una notevole dote di finalizzatore mid range, seconda solo ad Aldridge, Embiid e Towns.

Mentre i primi due nomi sono una conferma delle previsioni post-draft, in questa parte di stagione stanno venendo alla ribalta rookies che hanno avuto una partenza in sordina, ma che alla lunga si stanno imponendo con prepotenza nei quintetti titolari.

E' il caso di KEVIN KNOX, in partenza il suo minutaggio è stato piuttosto risicato, ma dopo un paio di mesi di rodaggio, grazie anche a qualche infortunio nella rosa dei Knicks, l'esplosività di Knox è venuta fuori soprattutto nel mese di Dicembre con una media di 17.1 punti a partita.

Discorso diverso per JAREN JACKSON Jr che a Memphis ha trovato da subito un buon minutaggio mostrando però un rendimento un poco altalenante, i numeri tuttavia sono dalla sua parte: 53.1% dal campo, 1.6 stoppate a partita, le sue doti difensive limitano i suoi avversari ad un 50.8% sotto canestro con un "defensive rating" di 2.39 (posizione n.23 in NBA), per imporsi definitivamente deve tuttavia migliorare a rimbalzo, dove solamente in 2 occasioni è andato in doppia cifra (contro Utah e Detroit).

Per concludere vorrei spendere due parole per un paio di outsider tra gli esordienti:

KEVIN HUERTER, pick n.19 di Atlanta, anche detto "il Klay Thompson dei poveri" sta sopperendo alla mancanza di triple che sarebbero dovute arrivare dalle mani del ben più noto rookie TRAE YOUNG, la SG dall'università del Maryland tira dall'arco con il 37.7%, un catch-and-shoot che sta diventando indispensabile per gli Hawks, ma non solo, Huerter, partita dopo partita, sta dimostrando di saper tirare anche saltando il diretto avversario e di essere un buon "ball handler" che sa dispensare assists ai compagni (2.4 a partita).

RODION KURUCS come Huerter, se non di più, è la novità che non ti aspetti. Lettone, ala piccola proveniente dal Barcellona, scelta al secondo giro col n.40, è una delle note positive dei sorprendenti Nets: 9.1 punti con il 48% dal campo per una media di 19.6 minuti giocati a partita, è reduce da 24 punti siglati contro i Celtics con ben 5 triple. Giovane e fisicamente ancora acerbo, Kurucs sta tuttavia dando prova di avere tutte le carte in regola per imporsi negli anni a venire nella franchigia di Brooklyn.

Quali altre sorprese dovremmo aspettarci nella seconda parte della stagione?


photo source: nba.com

- cinixxx -

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