Con la Summer League ormai alle spalle, vediamo di tirare un pò le somme e cercare di individuare quelle che sono state le sorprese che hanno maggiormente impressionato gli addetti ai lavori.
JOSH HART (Lakers): nomination un pò scontata in quanto il play di Los Angeles è stato eletto MVP del torneo, chiudendo la Summer League con una media di 24.2 punti, 5.2 rimbalzi, 1,5 palle rubate e tirando dal campo col 47%. Grazie alle prestazioni fornite in questa pre-season le aspettative intorno ad Hart sono notevolmente cresciute, l'arrivo di James potrebbe consentirgli di fare quel salto di qualità che permetterebbe ai Lakers di salire di livello anche nel suo backcourt.
KEVIN KNOX (Knicks): a dispetto della sua giovane età Knox ha disputato una Summer League con grande tranquillità e sicurezza dei suoi mezzi, le sue stats lo testimoniano: 21.2 punti a partita, 6.5 rimbalzi, 2,2 assists e 2,5 triple in 32 minuti di media. Il ragazzo ha ben impressionato soprattutto per il suo atletismo e capacità di attaccare il ferro, garantendo comunque una buona percentuale dal campo. Vista la prolungata assenza di Porzingis, Knox avrà la possibilità di giocare molti palloni candidandosi ad essere il nuovo Mitchell, personalmente ritengo sia il giocatore che ha sfruttato meglio la Summer League per inserirsi nella sua nuova squadra, ha notevoli margini di miglioramento e nei primi 3 mesi può impattare molto più di tanti altri rookies.
WENDELL CARTER Jr (Bulls): ha viaggiato quasi ad una doppia doppia di media (14,6 punti e 9,4 rimbalzi), ma quello che più ha colpito è la sua pulizia di gioco con un 55% dal campo e l'apporto che sa fornire nella propria metà campo. Quest'anno potrebbe già guadagnarsi il posto nello starting five dei Bulls sin da subito, Robin Lopez pare proprio il primo indiziato a rischiare il posto a discapito del rookie scuola Duke.
COLLIN SEXTON (Cavaliers): su di lui c'è grande fiducia da parte dell'ambiente di Cleveland orfano della partenza del "Re", tante sono le aspettative, forse troppe, molti sono anche i dubbi che hanno afflitto i tifosi dopo la scelta di Sexton al draft, il rebuilding passerà soprattutto tra le sue mani. La Summer League tuttavia è riuscita a dissipare alcuni di questi dubbi, la guardia ex Alabama è stata fondamentale in entrambe le metà campo, ha giocato con continuità e soprattutto con grande intensità, creando assist e opportunità di tiro grazie alle sue penetrazioni ed alla sua impressionante velocità. Unica nota stonata è stata la sua mancanza nei momenti decisivi come tiri liberi sbagliati e turnovers banali, commessi durante gli overtime, ma ad un rookie alla sua prima esperienza, oggettivamente non si poteva chiedere di più.
- cinixxx -
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