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Trento corsara a Sassari. La decide Ale Gentile di tabella


Foto su gentile concessione di Gavino Foddai.

“La storia si ripete sempre due volte..” Abbiamo imparato che Dinamo Sassari – Dolomiti Energia Trento, che si disputi nel palazzetto amico di una o dell’altra, si decide all’ultimo tiro negli ultimi spiccioli di partita. Il 5 ottobre scorso Curtis Jerrels gelava il BLM Group Arena di Trento con una tripla in sospensione a pochi secondi dalla sirena. Ieri l’epilogo è stato diverso solo per la compagine esultante. Se ne danno di santa ragione nei 40 minuti. La lotta di dominanza tra due leoni sotto canestro (Knox vs Bilan) e un “Gentile” family affair che si scatena a più riprese. L’arbitro assente è papà Nando, difficilmente schierabile ma sicuramente felice della prova di entrambi. Stefano per la Dinamo e Alessandro per l’Aquila. I due fratelli scherzano durante il riscaldamento, si abbracciano e si sfottono l’uno per la barbetta dell’altro ma pronti per inseguire ciascuno i propri obiettivi. La Dinamo viene da una striscia positiva di nove successi in LBA, insegue la decima consecutiva mentre Trento arriva a Sassari dopo tre sconfitte consecutive tra campionato ed eurocup ma vogliosa di ripartire dalla prova d’orgoglio mostrata sul parquet contro Bologna prima che il solito Teodosic rovinasse l’idea del colpaccio. La squadra di coach Brienza è consapevole che avrà difronte una squadra difficile da battere. I tre migliori tiratori da tre sono proprio i sassaresi Vitali, Pierre e Spissu e il piano di Brienza è limitare le loro qualità oltre l’arco. Ne sono consapevoli anche i tifosi trentini che non faranno mancare la loro voce e che, rispettosi, ricordano con uno striscione il tifoso della Dinamo, Luca Ruggiu, recentemente scomparso.


Il film della partita


I primi due punti della partita sono per Forray. Trento prova a spingere sotto canestro sfruttando la fisicità di Gentile, giocando con intelligenza, nessun tiro forzato, e prendendo tiri da 3 comodi da alte percentuali come quella di Craft che vale il 7-9 per la Dolomiti al 06:00 minuti dal termine del primo quarto (4/5 da tre nel primo quarto per la squadra di coach Brienza). La dinamo cerca di organizzare schemi ma l’aggressività di Trento è forte. Bilan deve fare a botte con Knox e quando l’Aquila alza il muro sottocanestro con Pascolo e raddoppia con Craft, Pierre e Evans fanno fatica. 19-26 al 10’.


Il secondo quarto ha un nome e si chiama Knox. (14 punti con 100% al tiro alla fine del primo tempo) Circolazione di palla, tanta pazienza e aggressività difensiva premia la squadra di Trento. Ci ha provato Stefano Gentile prima a caricare i suoi con due canestri a inizio quarto ma l’imprecisione di Sassari al tiro dall’arco aiuta la compagine trentina. Pierre fatica ad entrare in partita con la difesa di Craft e Forray. Con lo stesso Craft e con Knox la Dolomiti allunga al massimo vantaggio +11 prima della tripla di Vitali allo scadere del quarto per il -8. 37-45 al 20’.


Terzo quarto.

Si intuisce dalla prima azione del terzo quarto che la partita cambierà inerzia. Spissu piazza la tripla del meno 5 che scalda il Palaserradimigni e con Bilan accorcia ancora a -3. Trento continua comunque a macinare canestri con discreta facilità grazie alla reattività a rimbalzo, complice anche la leggerezza difensiva di Sassari. Sotto i tabelloni la sfida è sempre sfida tra Knox e Bilan con il lungo americano che sembra avere la meglio. La lotta tra i fratelli Gentile si accende sul più bello e Stefano prova a suonare la carica ma Trento non si intimorisce e cinica conduce 63-72 al 30’.


Ultimo quarto.

La dinamo prende coraggio e capisce con Coleby che la partita si può riaprire. Trento gioca d’astuzia e cinismo. Senza intimidirsi continua sullo stesso ritmo e intensità. Coleby si presenta però al Palaserradimigni e tra rimbalzi, stoppate e schiacciate spinge compagni e pubblico verso il -4. 74-78. Trento se la deve sudare. Il bello però deve ancora venire. A 27 secondi dalla sirena Pierre sgancia la tripla del -3 e il Palaserradimigni diventa una polveriera. Quando Vitali segna la tripla del pareggio sembra di essere al Belgrado Arena. La musica sparata dal deejay diventa solo un sottofondo orecchiabile di un povero cantante di provincia che tenta il successo dopo un talent show. I 4500 di Sassari si abbracciano nell’esultanza e all’idea di avere ancora 5 minuti di over time per portare a casa la decima vittoria consecutiva. In una partita in costante inseguimento trovarsi a sognare il successo è oro che luccica negli occhi dei tifosi. Il pc chiuso per i molti della tribuna stampa e i quei 4 secondi scorrono rapidamente nell’immaginazione dei presenti. La scaramanzia è di casa e allora tra scongiuri e riti contro il malocchio la palla della vittoria è per Alessandro Gentile. 3-2-1 et voilà, il buzzer beater è la classica tripla di tabella non dichiarata che gela la città. 87-90 il finale.


Coach Brienza festeggia nel migliore dei modi il suo compleanno esaltando nel post partita l’extra sforzo dei suoi a rimbalzo e in difesa: “Abbiamo limitato Sassari al tiro e siamo stati aggressivi facendo un extra sforzo a rimbalzo, bene così, adesso è importante mettere la stessa energia e concentrazione anche in casa contro la Germani Brescia”. Coach Pozzecco vede il bicchiere mezzo pieno: “Complimenti a loro, hanno giocato bene, sono stati avanti tutta la partita e hanno meritato di vincere. Voglio comunque ringraziare i miei ragazzi perchè hanno iniziato sottotono ma hanno combattuto fino alla fine”.


Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Bilan 19, Bucarelli, Devecchi ne, Evans 8, Magro ne, Pierre 12, Gentile S. 10, Coleby 2, Vitali 14, Jerrells 9. Allenatore. Gianmarco Pozzecco

Dolomiti Energia Trentino: Kelly 11, Blackmon 10, Craft 10, Gentile A. 13, Pascolo 9, Mian 7, Forray 7, Knox 23, Mezzanotte, Lechthaler ne. Allenatore. Nicola Brienza


Carlo Zuddas

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