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Ultima spiaggia...diario di un viaggio verso la salvezza.

Aggiornamento: 14 apr 2019



A cinque giornate dal termine, la lotta per la salvezza è più che mai incerta e, se normalmente è difficile azzardare pronostici con chi ha l'acqua alla gola, quest'anno sembra più che mai improbabile avere anche solo un abbozzo di idea. Le squadre, dopo un terribile marzo, hanno ricominciato a muovere la classifica e, in attesa delle ultime giornate, ogni piazza coinvolta ha quindi trovato nuovo motivo di speranza dopo i tanti di disperazione. Torino torna alla vittoria con una dimostrazione di grinta, Pesaro riesce a rinnovare il roster firmando Wells mentre Reggio dimentica le tensioni e si gode una ritrovata serenità. Pistoia scava tra la terra paludosa e ritrova le radici che si chiamano Moretti, trovando subito una convincente vittoria con un Krubally stratosferico.


( @ in trasferta, vs in casa)


Invertita la tendenza nella prima di aprile, la 25° giornata, con le vittorie di Torino ( 72-66 contro Varese e di Pistoia ( 78-67 a Bologna). Sconfitte invece per Reggio Emilia ( 80-84 in casa con Trento ) e per Pesaro ( 64-97 a Cremona).

Di sicuro impatto saranno gli scontri diretti (ancora tre da giocare) che oltre i due punti, serviranno anche a delineare la classifica avulsa che deciderà le sorti in caso di arrivo a pari merito. Nello scorrere il calendario, non si può non tenere conto che dal 5° al 12° posto i punti di differenza sono solo quattro ed ogni squadra sarà costretta ogni domenica a lottare contro chiunque per agguantare un posto nei play-off.


(in maiuscolo le partite in casa, evidenziati gli scontri diretti)

Scontri diretti


Come per le navi in tempesta, si naviga a vista e di giornata in giornata, si aggiorneranno rotte ed obbiettivi. Nessuno meglio di chi questa tempesta la vive, seppur da spettatore, può aiutarci a capire quali sono gli umori e le speranze di chi agogna il porto della salvezza. Qui Torino

E' stata un'altra, l'ennesima, settimana difficile. La vittoria con Varese, dopo cinque sconfitte consecutive, ha solo in parte mitigato quel senso di frustazione che da mesi accompagna i tifosi di Torino. E se la frustazione fosse un fiume, il campo sarebbe solo un affluente dato che la fonte è da ricercarsi nei meandri delle vicende societarie che pesano come un macigno. Mesi di trattative, sempre naufragate, mesi di stipendi non pagati, di bat e dell'ombra di un fallimento che, dopo vent'anni di attesa, farebbe ripiombare Torino nel buio e nell'oblio. Troppo, troppo da sopportare per qualunque tifoso, che ogni giorno vede alimentare le speranze per vederle tramontare poche ore dopo in un vorticare di voci che corrono perchè, tanto, non sudano. E, tra queste voci, le speranze di riscatto vengono affidate al campo. Dopo un terribile marzo, aprile sorride non solo con il risultato ma con immagini che fotografano una panchina che lotta con chi è in campo, che gioisce e soffre con loro e con il pubblico.

photo source: facebook.com

Un quintetto che strappa una vittoria con Poeta, Cusin e Portannese a buttare il cuore oltre il possibile e un Hobson che chiede di lasciare un suo compagno in campo perchè se lo merita ed è giusto che sia lui a prendersi gli onori. Roba da pelle d'oca, se non fosse che la doccia fredda arriva pochi giorni dopo, con accordi non trovati e il rischio di un fallimento sempre più vivo, sempre più imminente. Intanto, la domenica si avvicina e ci si gioca la stagione contro una diretta concorrente. Ma il destino, che davvero sa essere cattivo, ci mette di fronte proprio Pistoia, i nostri eterni amici, fratelli...noi contro loro...noi e loro alla ricerca di due punti che valgono una stagione o forse più, due punti che valgono la possibilità di essere orgogliosi della propria squadra. Poi, che si vinca o si perda, fa parte dello sport ma, ciò che chiediamo ad un passo dal baratro, è solo che ci rendiate orgogliosi di voi...

(Luca Maestri)

Qui Pesaro

La stagione della Vuelle è stata caratterizzata da pochi alti e molti bassi ed il mese di marzo non ha fatto eccezione. Si sono perse occasioni (soprattutto tra le mura amiche) per migliorare il proprio record e per avere un po’ di serenità in più giunti a questo punto della stagione. Forse si doveva intervenire prima sul mercato, forse si doveva intervenire diversamente. Infatti l’impressione è che il mercato non abbia portato quello che ci si aspettava e pare che proprio la firma di Lyons abbia “alleggerito” di responsabilità gli altri stranieri della rosa ma che ancora non si sia riusciti a trovare un nuovo equilibrio. La grande vittoria contro Avellino è stata subito vanificata dalla grottesca prestazione offerta a Cremona, mentre tutte le dirette concorrenti hanno ritrovato il sorriso ed i 2 punti. Ora la Vuelle affronta queste ultime giornate con un Wells

in più,

photo source: victorialibertas.com

che sicuramente migliora l’organico, ed un lieve vantaggio negli scontri diretti. Il timore è che si possa perdere il focus dai propri impegni attendendo passivamente l’esito degli incontri tra le squadre coinvolte nella lotta salvezza mentre ora più che mai ogni partita è una battaglia da vincere. La speranza è che l’esperienza di un coach emozionale come Boniciolli riesca a trasmettere l’energia positiva ad una squadra che ha la fortuna di essere padrona del proprio destino, avendo la possibilità di affrontare nelle ultime due giornate sia Reggio Emilia (tra le mura amiche) sia Torino (al PalaVela).

(Alessandro Perlini)




Qui Reggio Emilia

Un velato ottimismo finalmente permea il palazzetto di Reggio. Si, le vittorie, ma soprattutto la squadra che ha trovato una sua serenità ed un suo equilibrio. Grazie all'esperienza di Coach Pillastrini,

photosource: pallacanestroreggiana.it

non è più la tensione a farla da padrone negli allenamenti e, di conseguenza, nelle partite. Mussini è tornato ad essere il giocatore che noi, ma soprattutto lui, sapeva di essere. E ne avevamo bisogno...tanto bisogno, bisogno come il pane, bisogno come il brodo per i cappelletti. L'esperienza dei nostri centri ci fa guardare con meno timore il pitturato ed il calendario ci permette di stare alla finestra per guardare come la classifica si muove dopo gli scontri diretti dato che, a noi, rimane solo Pesaro da incontrare, partendo da un +42 che ci fa dormire sonni relativamente tranquilli in caso di parità. Ma non è solo oro quello che vediamo. Questa stagione ci ha insegnato che nulla è scontato, che nulla è regalato. La dea bendata non ci sorride e Poirier, da poco arrivato, è già fermo. Gaspardo non è al meglio mentre Llompart ed Ortner hanno comunque la loro veneranda età...tanta esperienza da mettere sul piatto ma anche un fisico che accusa la fatica dei tanti anni spesi sul parquet. E domenica ci attende una Trieste che le vicende societarie hanno reso ancora più determinata, che annusa i play-off e morde le partite. Insomma, sarà l'ennesima domenica di passione, con un occhio a Trieste e uno a Pistoia, nella triste speranza che Trento faccia il suo dovere e continui nella rincorsa ad un posto al sole. (Costa Costa)

Qui Pistoia

Per Pistoia è stato un periodo da ultima spiaggia. Difatti, a 7 giornate dalla fine ha deciso di compiere l'ultimo tentativo per provare a raggiungere questa salvezza:

IN Paolo Moretti

photosource: facebook.com

OUT Alessandro Ramagli.

Una mossa che porta del sentimento a Pistoia dato che per Moretti si tratta di un ritorno: è stato lui il Coach che ha riportato Pistoia nella massima serie allenandola per ben 6 anni e mezzo. La dirigenza voleva dare un ultima scossa alla squadra e la prima partita gli ha dato ragione andando a vincere, settimana scorsa, al PalaDozza in casa della Virtus Bologna, una vittoria per i tifosi pistoiesi quasi inaspettata. Adesso la squadra arriva allo scontro salvezza di domenica contro la Fiat Torino, ebbene si proprio loro i cui tifosi sono gemellati con i nostri da ormai diversi anni, con uno spirito diverso rispetto

alle ultime settimane nel quale arrivavano solo sconfitte a ripetizione. Come letto da molte parti sul campo sarà battaglia ma sugli spalti sarà amicizia. E vinca il migliore...

( Francesco Abbri)

E' difficile, per ognuno di loro, esprimere tutte le sensazioni che si possono provare in quello che è un destino appeso ad una traiettoria di un pallone che, per questioni di cm se non di mm, può scuotere la retina o far vibrare il ferro, decretando una vittoria o una sconfitta che vale quanto uno scudetto...sarà un'altra domenica dove si guarderà la classifica e, nel peggiore dei casi, si sospirerà aspettando la domenica successiva ed una speranza di riscatto. Tre ce la faranno e raggiungeranno il porto della salvezza. Una naufragherà ma il tifoso, come sempre, saprà costruire quella zattera che porterà la sua fede da qualche parte, in qualche porto ma sempre issando la bandiera della passione.

Buona Fortuna e...alla prossima domenica perchè, vada come vada, la pallacanestro è la nostra casa e li vogliamo tornare.



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