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WINNERS/LOOSERS DRAFT NBA 2018 (Ep.1)

Vincitori e vinti, è quello che tutti gli analisti ed esperti NBA cercano di trovare non appena si conclude un draft, punti di vista diversi che derivano comunque dall'analisi delle stesse statistiche, numeri uguali per tutti alla quale però vengono date interpretazioni diverse. Allora proviamo ad essere obiettivi e super partes per capire quale franchigia si è mossa meglio e quale invece non ha rispettato le previsioni e le aspettative dei propri fans, compiendo scelte poco lungimiranti e talvolta scellerate. Ogni episodio analizzeremo una "winner" ed una "looser" del draft 2018, cominciamo con:


WINNER ATLANTA: scelta rischiosa quella di rinunciare a quello che, a detta dei miglior talent scout, era il miglior talento del draft 2018, Luka Doncic poteva essere la scelta più ovvia e facile ma il front office di Atlanta ha avuto il coraggio di rinunciare alla promessa slovena ottenendo un' altra prima scelta protetta per il 2019 e puntando forte su Trae Young, guardia che fino a metà anno era considerato papabile 1° scelta, ma che è calato poi nel finale di stagione. Tuttavia ciò non gli ha impedito di chiudere in testa alle statistiche di punti ed assist per partita. Il "nuovo" Steph Curry ha un potenziale offensivo su cui Atlanta fonderà la ricostruzione, ma oltre l'affaire Doncic, nella città della Coca Cola è arrivata un'altra guardia, il backcourt sarà rinforzato dall'arrivo di Kevin Huerter, grande specialista del "cathc and shoot" e dei tiri dall'arco (43% di media da sophomore) considerato forse il miglior tiratore disponibile al draft. La rifondazione di Atlanta tuttavia non si è fermata qui, con la pick n.30 è arrivato da Villanova Omari Spellman, centro moderno considerato "strech 4" per le sue abilità di tiratore perimetrale. Il materiale su cui ricostruire sembra di buona caratura, ora non ci aspetta che vedere i movimenti di mercato che vedono Schroeder nell'occhio del ciclone.

LOOSER PHILADELPHIA: I fan dei Sixers sembravano essere piuttosto soddisfatti della scelta fatta dal front office di Phila, con la pick numero 10 la scelta era ricaduta su Mikal Bridges, un giocatore "3-and-D" che non avrebbe faticato minimamente ad inserirsi nelle rotazioni di coach Brown, non solo per la sua duttilità e le sue caratteristiche che lo rendono già pronto per l'NBA, ma anche perchè il matrimonio Bridges - 76ers pareva già scritto essendo sua madre vice presidente delle risorse umane della franchigia, e lui un giocatore di villanova, università che gioca sullo stesso parquet di Embiid e compagni. Peccato che il tutto sia durato solamente mezz'ora, alla faccia delle parentele e dei matrimoni già "scritti", Bridges è stato scambiato con Phoenix per una prima scelta futura e Zahire Smith, un altro prospetto "3-and-D" ma considerato molto meno pronto di Bridges, che, nonostante la delusione di aver vestito la casacca dei suoi sogni solamente per pochi minuti, non avrà sicuramente problemi nel trovare spazio anche in quel di Phoenix.


- cinixxx -

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