Ultimo appuntamento con il recap del primo round delle qualificazioni ai mondiali del 2019.
Oggi è tempo di vedere cosa è successo nel continente Americano.
Nel primo turno sono stati giocati 4 gironi da 4 squadre ciascuno e che hanno visto il passaggio alla seconda fase delle prime 3 squadre di ogni girone.
Le 12 squadre approdate alle seconda fase sono state divise in due gruppi da 6 e le prime 3 squadre di ciascun girone approderanno al mondiale più la vincitrice dello spareggio tra le quarte per un totale quindi di 7 squadre.
Anche per le Americhe i due gironi della seconda fase presentano già una classifica ben delineata poichè le squadre partiranno con i punti accumulati nella prima fase.
Nel primo girone troviamo il Messico e Panama a 9 punti, l'Uruguay e Porto Rico a 10 punti, l'Argentina e gli Stati Uniti a 11 punti.
Questo girone si preannuncia molto equilibrano poichè se Argentina e Stati Uniti non dovrebbero aver problemi a passare il turno e contendersi la prima posizione, le altre 4 nazionali saranno tutte in lotta per il terzo posto e per lo spareggio.
Il Messico se proporrà un roster di livello non dovrebbe aver problemi a recuperare posizioni ma squadre come Uruguay e Porto Rico possono mettere in campo tanta esperienza.
Esperienza che di certo non manca all'Argentina capitanata da Luis Scola.
Discorso a parte, invece, per gli USA. La nazionale a stelle e strisce ha sempre proposto giocatori di G-League nel suo roster e non ha mai entusiasmato più di tanto perdendo anche una partita contro il Messico.
In questa seconda fase il livello si alzerà e forse serviranno energie e uomini di maggior caratura per vincere agilmente il girone.
Nel secondo dei due gironi troviamo, invece, il Cile a 7 punti, le Isole Vergini a 8 punti, la Repubblica Dominicana a 10 punti, Canada, Brasile e Venezuela tutte ad 11 punti.
Questo gruppo sembra già ben delineato con 4 squadre nettamente favorite e che, probabilmente, giocheranno la seconda fase solo per evitare il quarto posto che vuol dire spareggio.
Cile ed Isole Vergini, infatti, salvo miracoli non dovrebbero avere speranze.
Da notare, comunque, che il Canada tra le quattro squadre è quella con più frecce nella sua faretra avendo, per ora, schierato solo giocatori di seconda fascia.
Venendo alle prestazioni dei singoli in questa prima fase ci sono vari giocatori da citare.
Il primo è indubbiamente Luis Scola che ha trascinato la nazionale argentina con 18 punti e 7.6 rimbalzi di media a partita.
Ottima prima fase anche per il suo compagno Nicolas Brussino con i suoi 14.5 punti a partita.
Il Brasile è stato preso per mano da un altro ex NBA ovvero Anderson Varejao con i suoi 12.5 punti e 9 rimbalzi di media a partita.
In assenza delle sue stelle, il Canada è stato guidato dalla coppia Melvin Ejim e Phil Scrubb entrambi autori di 14.8 punti a partita.
Gli Stati Uniti, come detto, hanno proposto sempre e solo roster di giocatori provenienti dalla G-League. Tra di loro Xavier Munford e David Stockton si sono messi in mostra più degli altri.
Chiudiamo infine con il citare Francisco Cruz del Messico che, sebbene abbia giocato solo 3 partite su 6 nella prima fase, ha viaggiato a ben 26 punti di media.
Merita infine un elogio anche Walter Hodge che è riuscito a portare sorprendentemente alla seconda fase le Isole Vergini grazie ai suoi 18.6 punti e 5.4 assist di media a partita.
-Raf-
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